Volume 6

Edizione Giuntina
    Urbino et il Buonarruoto, il Sansovino, d'ordine del Papa, fece un
    disegno di quella; il quale piacendo assai, ne fu fatto fare da Baccio
    d'Agnolo un modello di legno, bellissimo. E intanto avendone fatto un
    altro il Buonarruoto, fu a lui et al Sansovino ordinato che andassero
5   a Pietrasanta; dove avendo trovati molti marmi, ma difficili a condursi,
    persono tanto tempo, che, tornati a Firenze, trovarono il Papa partito
    per Roma. Per che andatigli amendue dietro con i loro modelli, cia-
    scuno da per sé, giunse apunto Iacopo quando il modello del Buonar-
    ruoto si mostrava a Sua Santità in Torre Borgia. Ma non gli venne
10   fatto quello che si pensava, perciò che, dove credeva di dovere, al-
    meno sotto Michelagnolo, far parte di quelle statue che andavano
    in detta opera, avendogliene fatto parole il Papa e datogliene inten-
    zione Michelagnolo, s'avide, giunto in Roma, che esso Buonarruoto
    voleva essere solo.
15   Tuttavia, essendosi condotto a Roma, per non tornarsene a Fioren-
    za invano, si risolvé fermarsi in Roma e quivi attendere alla scultura et
    architettura. E così avendo tolta a fare per Giovanfrancesco Martelli
    fiorentino una Nostra Donna di marmo, maggiore del naturale, la
    condusse bellissima col putto in braccio, e fu posta sopra un altare
20   dentro alla porta principale di Santo Agostino, quando s'entra a man
    ritta. Il modello di terra della quale statua donò al priore di Roma de'
    Salviati, che lo pose in una cappella del suo palazzo, sul canto della
    piazza di San Piero al principio di Borgo Nuovo. Fece poi, non passò
    molto, per la cappella che aveva fatta fare il reverendissimo cardinale
25   Alborense nella chiesa delli Spagnuoli in Roma, sopra l'altare, una
    statua di marmo di braccia 4, oltra modo lodatissima, d'un San Ia-
    copo, il quale ha una movenzia molto graziosa et è condotto con per-
    fezzione e giudizio, onde gli arecò grandissima fama. E mentre che
    faceva queste statue, fece la pianta e modello, e poi cominciò a fare
30   murare la chiesa di San Marcello de' frati de' Servi, opera certo bellis-
    sima. E seguitando d'essere adoperato nelle cose d'architettura, fece
    a messer Marco Coscia una loggia bellissima sulla strada che
    va a Roma, a Ponte Molle nella via Appia; per la Compagnia del
    Crocifisso della chiesa di San Marcello un Crocifisso di legno da por-
35   tare a processione, molto grazioso; e per Antonio cardinale di Monte
    cominciò una gran fabbrica alla sua vigna fuor di Roma in su l'Ac-
    qua Vergine. E forse è di mano di Iacopo un molto bel ritratto di
    marmo di detto cardinal vecchio di Monte, che oggi è nel palazzo del
    signor Fabiano al Monte San Savino sopra la porta della camera
40   principale di sala. Fece fare ancora la casa di messer Luigi Leoni
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