Volume 6

Edizione Giuntina
    Vinezia, andò a visitare Tiziano, come suo amicissimo, e lo trovò, an-
    corché vecchissimo fusse, con i pennelli in mano a dipignere, et
    ebbe molto piacere di vedere l'opere sue e di ragionare con esso; il
    quale gli fece conoscere messer Gian Maria Verdezotti, gentiluomo
5   veniziano, giovane pien di virtù, amico di Tiziano et assai ragione-
    vole disegnatore e dipintore, come mostrò in alcuni paesi disegnati
    da lui, bellissimi. Ha costui di mano di Tiziano, il quale ama et os-
    serva come padre, due figure dipinte a olio in due nicchie, cioè
    un Apollo et una Diana. Tiziano adunque, avendo d'ottime pitture
10   adornato Vinezia, anzi tutta Italia et altre parti del mondo, merita es-
    sere amato et osservato dagl'artefici, et in molte cose ammirato et imi-
    tato, come quegli che ha fatto e fa tuttavia opere degne d'in-
    finita lode, e dureranno quanto può la memoria degl'uomini illustri.
    Ora, se bene molti sono stati con Tiziano per imparare, non è però
15   grande il numero di coloro che veramente si possano dire suoi disce-
    poli: perciò che non ha molto insegnato, ma ha imparato ciascuno
    più e meno, secondo che ha saputo pigliare dall'opre fatte da Ti-
    ziano. È stato con esso lui fra gli altri un Giovanni Fiamingo, che
    di figure, così piccole come grandi, è stato assai lodato maestro, e nei
20   ritratti maraviglioso, come si vede in Napoli, dove è vivuto alcun
    tempo e finalmente morto. Furono di man di costui (il che gli doverà
    in tutti i tempi essere d'onore) i disegni dell'anotomie che fece inta-
    gliare e mandar fuori con la sua opera l'eccellentissimo Andrea Ves-
    salio.
25   Ma quegli che più di tutti ha imitato Tiziano è stato Paris Bondo-
    ne, il quale, nato in Trevisi di padre trivisano e madre viniziana, fu
    condotto d'otto anni a Vinezia in casa alcuni suoi parenti. Dove, im-
    parato che ebbe gramatica e fattosi eccellentissimo musico, andò a
    stare con Tiziano; ma non vi consumò molti anni, perciò che ve-
30   dendo quell'uomo non essere molto vago d'insegnare a' suoi giovani,
    anco pregato da loro sommamente et invitato con la pacienza a por-
    tarsi bene, si risolvé a partirsi, dolendosi infinitamente che di que'
    giorni fusse morto Giorgione, la cui maniera gli piaceva sommamente,
    ma molto più l'aver fama di bene e volentieri insegnare con amore
35   quello che sapeva. Ma poi che altro fare non si poteva, si mise Paris
    in animo di volere per ogni modo seguitare la maniera di Giorgione.
    E così datosi a lavorare et a contrafare dell'opere di colui, si fece
    tale che venne in bonissimo credito; onde nella sua età di diciotto
    anni gli fu allogata una tavola da farsi per la chiesa di San Niccolò
40   de' Frati Minori. Il che avendo inteso Tiziano, fece tanto con mezzi
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