Volume 6

Edizione Giuntina
    Donna e Cristo fanciullo con la colomba sopra, et il campo tutto di
    fuoco, per lo Amore, et il Padre cinto di Cherubini ardenti: da un
    lato è il detto Carlo Quinto e dall'altro l'imperatrice, fasciati d'un
    panno lino, con mani giunte in atto d'orare, fra molti Santi, secondo
5   che gli fu comandato da Cesare, il quale, fino allora nel colmo delle
    vittorie, cominciò a mostrare d'avere animo di ritirarsi, come poi fe-
    ce, dalle cose mondane, per morire veramente da cristiano timorato
    de Dio e disideroso della propria salute. La quale pittura disse a Ti-
    ziano l'imperatore che volea metterla in quel monasterio dove poi
10   finì il corso della sua vita; e perché è cosa rarissima, si aspetta che to-
    sto debba uscire fuori stampata. Fece il medesimo un Prometeo alla
    reina Maria, il quale sta legato al monte Caucaso et è lacerato dall'a-
    quila di Giove; et un Sisifo all'inferno, che porta un sasso; e Tizio
    stracciato dall'avoltoio: e queste tutte, dal Prometeo in fuori, ebbe
15   Sua Maestà, e con esse un Tantalo della medesima grandezza, cioè
    quanto il vivo, in tela et a olio. Fece anco una Venere et Adone, che
    sono maravigliosi, essendo ella venutasi meno, et il giovane in atto di
    volere partire da lei, con alcuni cani intorno molto naturali. In una
    tavola della medesima grandezza fece Andromeda legata al sasso e
20   Perseo che la libera dall'Orca marina, che non può essere altra pittura
    più vaga di questa; come è anco un'altra Diana, che standosi in un
    fonte con le sue Ninfe, converte Atteon in cervio. Dipinse parimente
    un'Europa che sopra il toro passa il mare. Le quali pitture sono ap-
    presso al re Catolico tenute molto care, per la vivacità che ha dato
25   Tiziano alle figure con i colori in farle quasi vive e naturali. Ma è ben
    vero che il modo di fare che tenne in queste ultime è assai diferen-
    te dal fare suo da giovane: con ciò sia che le prime son condotte
    con una certa finezza e diligenza incredibile, e da essere vedute da
    presso e da lontano, e queste ultime, condotte di colpi, tirate via di
30   grosso e con macchie, di maniera che da presso non si possono vedere
    e di lontano appariscono perfette. E questo modo è stato cagione che
    molti, volendo in ciò immitare e mostrare di fare il pratico, hanno
    fatto di goffe pitture: e ciò adiviene perché, se bene a molti pare che
    elle siano fatte senza fatica, non è così il vero e s'ingannano, perché si
35   conosce che sono rifatte, e che si è ritornato loro addosso con i colori
    tante volte che la fatica vi si vede. E questo modo sì fatto è giudizioso,
    bello e stupendo, perché fa parere vive le pitture e fatte con grande ar-
    te, nascondendo le fatiche.
    Fece ultimamente Tiziano, in un quadro alto braccia tre e largo
40   quattro, Gesù Cristo fanciullo in grembo alla Nostra Donna et adorato
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