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finì al marchese del Vasto una Locuzione (così la chiamarono) di quel |
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signore a' suoi soldati; e dopo gli fece il ritratto di Carlo Quinto, |
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quello del re Catolico, e molti altri. E questi lavori finiti, fece nella |
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chiesa di Santa Maria Nuova di Vinezia in una tavoletta una Nun- |
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ziata; e poi, facendosi aiutare ai suoi giovani, condusse nel refettorio |
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di San Giovanni e Polo un Cenacolo; e nella chiesa di San Salvadore |
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all'altar maggiore una tavola, dove è un Cristo trasfigurato in sul |
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monte Tabor; et ad un altro altare della medesima chiesa, una No- |
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stra Donna annunziata dall'Angelo. Ma queste opere ultime, ancor- |
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ché in loro si veggia del buono, non sono molto stimate da lui e non |
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hanno di quella perfezzione che hanno l'altre sue pitture. E perché |
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sono infinite l'opere di Tiziano, e massimamente i ritratti, è quasi |
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impossibile fare di tutti memoria; onde dirò solamente de' più segna- |
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lati, ma senz'ordine di tempi, non importando molto sapere qual |
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fusse prima e qual fatto poi. |
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Ritrasse più volte, come s'è detto, Carlo Quinto, e ultimamente fu |
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per ciò chiamato alla corte, dove lo ritrasse secondo che era in quegli |
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quasi ultimi anni; e tanto piacque a quello invittissimo imperadore il |
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fare di Tiziano, che non volse, da che prima lo conobbe, essere ri- |
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tratto da altri pittori e ciascuna volta che lo dipinse ebbe |
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mille scudi d'oro di donativo. Fu da Sua Maestà fatto cavaliere con |
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provisione di scudi dugento sopra la camera di Napoli. Quando si- |
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milmente ritrasse Filippo re di Spagna, e di esso Carlo figliuolo, ebbe |
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da lui di ferma provisione altri scudi dugento, di maniera che, aggiun- |
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ti quelli 400 alli 300 che ha in sul Fondaco de' Tedeschi da' Signori |
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viniziani, ha, senza faticarsi, settecento scudi fermi di provisione cia- |
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scun anno. Del quale Carlo Quinto e di esso re Filippo mandò Ti- |
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ziano i ritratti al signor duca Cosimo, che gli ha nella sua guardaroba. |
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Ritrasse Ferdinando re de' Romani, che poi fu imperatore, e di quello |
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tutti i figliuoli, cioè Massimiliano, oggi imperatore, et il fratello. Ri- |
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trasse la reina Maria, e, per l'imperatore Carlo, il duca di Sassonia, |
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quando era prigione. Ma che perdimento di tempo è questo? Non è |
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stato quasi alcun signore di gran nome, né principe, né gran donna, |
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che non sia stata ritratta da Tiziano, veramente in questa parte eccel- |
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lentissimo pittore. Ritrasse il re Francesco Primo di Francia, come s'è |
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detto, Francesco Sforza duca di Milano, il Marchese di Pescara, An- |
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tonio da Leva, Massimiano Stampa, il signor Giovanbatista Castaldo, |
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et altri infiniti signori. Parimente in diversi tempi, oltre alle dette, ha |
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fatto molte altre opere. In Vinezia, di ordine di Carlo Quinto, fece in |
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una gran tavola da altare Dio in Trinità dentro a un trono, la Nostra |