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l'Abate condotto in Francia, conoscendo che ha bonissima ma- |
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niera e gran pratica in tutte le cose, come si vede in molte opere che |
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ha fatto in Bologna. E l'anno 1566 se ne servì il Vasari nell'apparato |
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che si fece in Fiorenza per le dette nozze del Principe e della serenissi- |
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ma reina Giovanna d'Austria, facendogli fare nel ricetto, che è fra la |
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sala dei Dugento e la grande, sei figure a fresco, che sono molto belle e |
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degne veramente di essere lodate. Ma perché questo valente pittore |
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va tuttavia acquistando, non dirò di lui altro, se non che se ne spera, |
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attendendo come fa agli studii dell'arte, onoratissima riuscita. |
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Ora, con l'occasione dell'Abate e degl'altri Bolognesi, de' quali si è |
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in fin qui fatto menzione, dirò alcuna cosa di Pellegrino Bolognese, |
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pittore di somma aspettazione e di bellissimo ingegno. Costui, dopo |
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avere ne' suoi primi anni atteso a disegnare l'opere del Vasari che |
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sono a Bologna nel refettorio di San Michele in Bosco, e quelle d'altri |
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pittori di buon nome, andò a Roma l'anno 1547, dove attese insino |
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all'anno 1550 a disegnare le cose più notabili, lavorando in quel men- |
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tre e poi in Castel Sant'Agnolo alcune cose d'intorno all'opere che fe- |
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ce Perino del Vaga. Nella Chiesa di San Luigi de' Franzesi fece nella |
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cappella di San Dionigi, in mezzo d'una volta, una storia a fresco |
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d'una battaglia, nella quale si portò di maniera che, ancorché Iacopo |
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del Conte, pittore fiorentino, e Girolamo Siciolante da Ser- |
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moneta avessero nella medesima cappella molte cose lavorato, non fu |
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loro Pellegrino punto inferiore, anzi pare a molti che si portasse me- |
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glio di loro nella fierezza, grazia, colorito e disegno di quelle sue pit- |
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ture, le quali poi furono cagione che monsignor Poggio si servisse assai |
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di Pellegrino. Per ciò che avendo in sul monte Esquilino, dove aveva |
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una sua vigna, fabricato un palazzo fuor della porta del Popolo, volle |
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che Pellegrino gli facesse alcune figure nella facciata, e che poi gli |
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dipignesse dentro una loggia che è volta verso il Tevere, la quale |
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condusse con tanta diligenza che è tenuta opera molto bella e gra- |
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ziosa. In casa di Francesco Formento, fra la strada del Pellegrino e |
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Parione, fece in un cortile una facciata e due altre figure; e con or- |
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dine de' ministri di papa Giulio Terzo lavorò in Belvedere un'arme |
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grande con due figure; e fuora della porta del Popolo, alla chiesa di |
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Santo Andrea, la quale avea fatto edificare quel Pontefice, fece un |
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San Piero et un Santo Andrea, che furono due molto lodate figure; |
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il disegno del quale San Piero è nel nostro Libro, con altre carte dise- |
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gnate dal medesimo con molta diligenza. |
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Essendo poi mandato a Bologna da monsignor Poggio, gli dipinse |
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a fresco in un suo palazzo molte storie, fra le quali n'è una bellissima, |