Volume 6

Edizione Giuntina
    crociera era, in un quadro lungo braccia 5 e largo quattro, intorno a
    Michelagnolo tutta la scuola dell'arti, puttini, fanciulli e giovani di
    ogni età insino a 24 anni, i quali, come a cosa sacra e divina, offerivano
    le primizie delle fatiche loro, cioè pitture, sculture e modelli, a lui che
5   gli riceveva cortesemente e gl'ammaestrava nelle cose dell'arti, men-
    tre eglino attentissimamente l'ascoltavano e guardavano con attitudi-
    ni e volti veramente belli e graziatissimi. E per vero dire, non poteva
    tutto il componimento di questo quadro essere in un certo modo me-
    glio fatto, né in alcuna delle figure alcuna cosa più bella disiderar-
10   si; onde Batista, allievo del Puntormo, che l'avea fatto, fu infinita-
    mente lodato; et i versi che si leggevano a piè di detta storia dice-
    vano così:
    Tu pater, tu rerum inventor, tu patria nobis
    Suppeditas praecepta tuis ex, inclite, chartis.
15   Venendosi poi dal luogo dove era il detto quadro verso le porte
    principali della chiesa, quasi a canto e prima che si arrivasse all'or-
    gano, nel quadro che era nel vano d'una cappella, lungo sei et alto
    quattro braccia, era dipinto un grandissimo e straordinario favore
    che alla rara virtù di Michelagnolo fece papa Giulio Terzo, il quale,
20   volendosi servire in certe fabbriche del giudizio di tant'uomo, l'ebbe
    a sé nella sua Vigna; dove, fattoselo sedere allato, ragionarono buona
    pezza insieme, mentre cardinali, vescovi et altri personaggi di corte,
    che avevano intorno, stettono sempre in piedi. Questo fatto, dico, si
    vedeva con tanto buona composizione e con tanto rilievo essere stato
25   dipinto, e con tanta vivacità e prontezza di figure, che per aventura
    non sarebbe migliore uscito delle mani d'uno eccellente, vecchio e
    molto esercitato maestro. Onde Iacopo Zucchi, giovane et allievo di
    Giorgio Vasari, che lo fece con bella maniera, mostrò che di lui si
    poteva onoratissima riuscita sperare.
30   Non molto lontano a questo, in sulla medesima mano, cioè
    poco di sotto all'organo, aveva Giovanni Strada fiammingo, valente
    pittore, in un quadro lungo sei braccia et alto quattro, dipinto quando
    Michelagnolo nel tempo dell'assedio di Firenze andò a Vinezia; dove
    standosi nell'appartato di quella nobilissima città che si chiama la
35   Giudecca, Andrea Gritti doge e la Signoria mandarono alcuni gen-
    tiluomini et altri a visitarlo e fargli offerte grandissime. Nella quale
    cosa esprimere mostrò il detto pittore, con suo molto onore, gran
    giudizio e molto sapere, così in tutto il componimento come in cia-
    scuna parte di esso, perché si vedevano nell'attitudini e vivacità de'
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