Volume 6

Edizione Giuntina
    avvertimento a coloro che fanno l'arte, che s'avezzino a fare da sé.
    Passando da Modena, vedde di mano di maestro Antonio Bigarino
    modanese, scultore, che aveva fatto molte figure belle di terra cotta e
    colorite di colore di marmo, le quali gli parsono una eccellente cosa;
5   e perché quello scultore non sapeva lavorare il marmo, disse:
    «Se questa terra diventassi marmo, guai alle statue antiche». Fu
    detto a Michelagnolo che doveva risentirsi contro a Nanni di Baccio
    Bigio, perché voleva ogni dì competere seco; rispose: «Chi combatte
    con da pochi, non vince a nulla». Un prete suo amico disse: «Gli è
10   peccato che non aviate tolto donna, perché aresti avuto molti figliuoli
    e lasciato loro tante fatiche onorate»; rispose Michelagnolo: «Io
    ho moglie troppa, che è questa arte che m'ha fatto sempre tribolare,
    et i miei figliuoli saranno l'opere che io lasserò, che, se saranno da
    niente, si viverà un pezzo. E guai a Lorenzo di Bartoluccio Ghiberti,
15   se non faceva le porte di San Giovanni! perché i figliuoli e ' nipoti
    gli hanno venduto e mandato male tutto quello che lasciò: le porte
    sono ancora in piedi».
    Il Vasari, mandato da Giulio Terzo a un'ora di notte per un dise-
    gno a casa Michelagnolo, trovò che lavorava sopra la Pietà di marmo
20   che e' ruppe. Conosciutolo Michelagnolo al picchiare della porta, si
    levò dal lavoro e prese in mano una lucerna dal manico; dove espo-
    sto il Vasari quel che voleva, mandò per il disegno Urbino di sopra:
    et entrati in altro ragionamento, voltò intanto gli occhi il Vasari a
    guardare una gamba del Cristo sopra la quale lavorava e cercava di
25   mutarla; e per ovviare che 'l Vasari non la vedessi, si lasciò cascare la
    lucerna di mano, e rimasti al buio chiamò Urbino che recassi un lu-
    me, et intanto, uscito fuori del tavolato dove ell'era, disse: «Io sono
    tanto vecchio che spesso la morte mi tira per la cappa, perché io
    vadia seco; e questa mia persona cascherà un dì come questa lucerna,
30   e sarà spento il lume della vita». Con tutto ciò aveva piacere di certe
    sorte uomini a suo gusto, come il Menighella, pittore dozzinale e
    goffo di Valdarno, che era persona piacevolissima, il quale veniva tal-
    volta a Michelagnolo, che gli facessi un disegno di San Rocco [o] di
    Santo Antonio per dipignere a' contadini. Michelagnolo, che era di-
35   ficile a lavorare per i re, si metteva giù lassando stare ogni lavoro e gli
    faceva disegni semplici, accomodati alla maniera e volontà come di-
    ceva Menighella: e fra l'altre gli fece fare un modello d'un Crocifisso,
    che era bellissimo, sopra il quale vi fece un cavo, e ne formava di
    cartone e d'altre mesture, et in contado gli andava vendendo, che
40   Michelagnolo crepava delle risa; massime che gli intraveniva di bei
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