Volume 6

Edizione Giuntina
    alcuni che era poco tempo che s'era posto all'arte, rispose: «E'
    si conosce». Un simil motto disse a un pittore che aveva dipinto una
    Pietà e non s'era portato bene, che ell'era proprio una pietà a vederla.
    Inteso che Sebastiano Viniziano aveva a fare nella cappella di San
5   Piero a Montorio un frate, disse che gli guasterebbe quella opera;
    domandato della cagione, rispose che, avendo eglino guasto il mondo,
    che è sì grande, non sarebbe gran fatto che gli guastassino una cap-
    pella sì piccola. Aveva fatto un pittore una opera con grandissima
    fatica e penatovi molto tempo, e nello scoprirla aveva acquistato as-
10   sai; fu dimandato Michelagnolo che gli pareva del facitore di quella;
    rispose: «Mentre che costui vorrà esser ricco, sarà del con-
    tinuo povero». Uno amico suo, che già diceva messa et era religioso,
    capitò a Roma tutto pieno di puntali e di drappo, e salutò Michela-
    gnolo, et egli si finse di non vederlo; per che fu l'amico forzato fargli
15   pelese il suo nome; mostrò di maravigliarsi Michelagnolo che fussi
    in quell'abito; poi soggiunse, quasi rallegrandosi: «O[h], voi siete
    bello! Se fossi così drento come io vi veggio di fuori, buon per l'anima
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Edizione Torrentiniana
    posto all'arte, rispose: «E' si conosce». Un simil motto disse a un pittore
    che avea dipinto una Pietà: che s'era portato bene, ch'ella era proprio una
20   pietà a vederla.
    Intese che Sebastian Viniziano aveva a fare nella cappella di S. Piero
    a Montorio un frate, e disse che gli guasterebbe quella opera; domandato
    della cagione, rispose che, avendo eglino guasto il mondo, che è sì grande,
    non sarebbe gran fatto ch'e' guastassero una cappella sì piccola.
25   Aveva fatto un pittore una opera con grandissima fatica e penatovi molto
    tempo, e nello scoprirla aveva acquistato assai; fu domandato Michele
    Agnolo che gli parea del fattore di quella; rispose: «Mentre che costui
    vorrà esser ricco, sarà del continuo povero ». Uno amico suo, che già di-
    ceva messa et era religioso, capitò a Roma tutto pieno di puntali e di
30   drappi, e salutò Michele Agnolo, et egli s'infinse di non vederlo; per che
    fu l'amico sforzato fargli palese il suo nome; maravigliossi Michelagnolo
    che fosse in quello abito; poi soggiunse, quasi rallegrandosi: «O[h], voi sete
    bello! Se fosse così dentro come io vi veggo fuori, buon per l'anima vostra».
    Mentre che egli faceva finire la sepoltura di Giulio, fece a uno squadra-
35   tore condurre un termine - che poi alla sepoltura in San Piero in Vin-
    cola pose -, con dire: «Lieva oggi questo, e spiana qui, e pulisci qua», di
    maniera che, senza che colui se n'avvedessi, gli fe' fare una figura: per
    che, finita, colui maravigliosamente la guardava; disse Michele Agnolo:
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