Volume 6

Edizione Giuntina
    l'anima sua nelle mane de Iddio, il suo corpo alla terra e la roba a'
    parenti più prossimi, imponendo a' suoi che nel passare di questa
    vita gli ricordassino il patire di Gesù Cristo. E così a dì 17 di febraio
    l'anno 1563 a ore 23, a uso fiorentino, che al romano sarebbe 1564
5   spirò per irsene a miglior vita.
    Fu Michelagnolo molto inclinato alle fatiche dell'arte, veduto che
    gli riusciva ogni cosa quantunque dificile, avendo avuto dalla natura
    l'ingegno molto atto et aplicato a queste virtù eccellentissime del di-
    segno; là dove, per esser interamente perfetto, infinite volte fece ana-
10   tomia, scorticando uomini per vedere il principio e legazioni dell'os-
    sature, muscoli, nerbi, vene e moti diversi, e tutte le positure del
    corpo umano; e non solo degli uomini, ma degli animali ancora, e par-
    ticularmente de' cavagli, de' quali si dilettò assai di tenerne; e di
    tutti volse vedere il lor principio et ordine in quanto all'arte, e lo mo-
15   strò talmente nelle cose che gli accaddono trattare, che non ne fa più
    chi non attende a altra cosa che quella. Per il che ha condotto le cose
    sue, così col pennello come con lo scarpello, che son quasi inimmita-
    bili, et ha dato, come s'è detto, tanta arte, grazia et una certa vivacità
    alle cose sue - e ciò sia detto con pace di tutti - che ha passato e vinto
20   gli antichi, avendo saputo cavare della dificultà tanto facilmente le
    cose, che non paion fatte con fatica, quantunque, chi disegna poi le
    cose sue, la vi si trovi per imitarla.
    È stata conosciuta la virtù di Michelagnolo in vita e non, come avie-
    ne a molti, dopo la morte, essendosi visto che Giulio II, Leon X, Cle-
25   mente VII, Paulo III e Giulio III e Paulo IIII e Pio IIII, sommi Ponte-
    fici, l'hanno sempre voluto appresso e, come si sa, Solimanno impera-
    tore de' Turchi, Francesco Valesio re di Francia, Carlo V imperatore e
    la Signoria di Vinezia, e finalmente il duca Cosimo de' Medici, come
    s'è detto, e tutti con onorate provisioni, non per altro che per valersi
30   della sua gran virtù; che ciò non accade se non a uomini di gran va-
    lore, come era egli, avendo conosciuto e veduto che queste arti tutt'e
    tre erano talmente perfette in lui, che non si trova né in persone an-
    tiche o moderne, in tanti e tanti anni che abbia girato il sole, che Dio
    l'abbi concesso a altri che a lui. Ha avuto l'immaginativa tale e sì
35   perfetta, che le cose propostosi nella idea sono state tali che con le
    mani, per non potere esprimere sì grandi e terribili concetti, ha spesso
    abandonato l'opere sue, anzi ne à guasto molte, come io so che, in-
    nanzi che morissi di poco, abruciò gran numero di disegni, schizzi e
    cartoni fatti di man sua, acciò nessuno vedessi le fatiche durate da lui
40   et i modi di tentare l'ingegno suo, per non apparire se non perfetto.
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