Volume 6

Edizione Giuntina
    buon principio alla chiesa di San Giovanni di strada Giulia; dove
    ragunatosi tutti i capi delle case più ricche, promettendo ciascuna per
    rata, secondo le facultà, sovvenire detta fabbrica, tanto che feciono
    da riscuotere buona somma di danari, e disputossi fra loro se gli era
5   bene seguitare l'ordine vecchio o far qualche cosa di nuovo migliore.
    Fu risoluto che si dessi ordine sopra i fondamenti vecchi a qualche
    cosa di nuovo, e finalmente creorono tre sopra questa cura di questa
    fabbrica, che fu Francesco Bandini, Uberto Ubaldini e Tommaso de'
    Bardi, e' quali richiesano Michelagnolo di disegno, raccomandando-
10   segli, sì perché era vergogna della nazione avere gettato via tanti da-
    nari, né aver mai profittato niente, che, se la virtù sua non gli giovava
    a finirla, non avevono ricorso alcuno. Promesse loro con tanta amo-
    revolezza di farlo quanto cosa e' facessi mai prima, perché volentieri
    in questa sua vecchiezza si adoperava alle cose sacre, che tornassino
15   in onore di Dio, poi per l'amor della sua nazione, qual sempre amò.
    Aveva seco Michelagnolo a questo parlamento Tiberio Calcagni,
    scultore fiorentino, giovane molto volonteroso di imparare l'arte, il
    quale, essendo andato a Roma, s'era vòlto alle cose d'architettura.
    Amandolo Michelagnolo, gli aveva dato a finire, come s'è detto, la
20   Pietà di marmo ch'e' roppe, et inoltre una testa di Bruto di marmo,
    col petto, maggiore assai del naturale, perché la finisse, quale era con-
    dotta la testa sola con certe minutissime gradine. Questa l'aveva ca-
    vata da un ritratto di esso Bruto, intagliato in una corgnola antica
    che era apresso al signor Giuliano Ceserino, antichissima, che a' preghi
25   di messer Donato Gianotti suo amicissimo la faceva Michelagnolo per
    il cardinale Ridolfi, che è cosa rara.
    Michelagnolo dunque per le cose d'architettura, non possendo di-
    segnare più per la vecchiaia né tirar linee nette, si andava servendo
    di Tiberio, perché era molto gentile e discreto. Perciò, desiderando
30   servirsi di quello in tale impresa, gl'impose che e' levassi la pianta
    del sito della detta chiesa; la quale levata e portata sùbito a Michela-
    gnolo, in questo tempo che non si pensava che facessi niente, fece
    intendere per Tiberio che gli aveva serviti, e finalmente mostrò loro
    cinque piante di tempii bellissimi, che viste da loro si maraviglio-
35   rono, e disse loro che scegliessino una a modo loro. E' quali non
    volendo farlo, riportandosene al suo giudizio, volse che si risolvessino
    pure a modo loro; onde tutti d'uno stesso volere ne presono una
    più ricca. Alla quale risolutosi, disse loro Michelagnolo che, se con-
    ducevano a fine quel disegno, che né Romani né Greci mai ne' tempi
40   loro feciono una cosa tale: parole che né prima né poi usciron mai
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