Volume 5

Edizione Giuntina
    medesima mestura ha lavorato sopra le pietre di peperigni, di marmi,
    di mischî, di porfidi e lastre durissime, nelle quali possono lunghis-
    simo tempo durare le pitture; oltre che ciò, ha mostrato
    come si possa dipignere sopra l'argento, rame, stagno e altri metalli.
5   Quest'uomo aveva tanto piacere in stare ghiribizzando e ragionare,
    che si tratteneva i giorni interi per non lavorare; e quando pur vi si
    riduceva, si vedea che pativa dell'animo infinitamente: da che ve-
    niva in gran parte che egli aveva openione che le cose sue non si po-
    tessino con verun prezzo pagare. Fece per il cardinale d'Aragona, in
10   un quadro, una bellissima S. Agata ignuda e martiriz[z]ata nelle pop-
    pe, che fu cosa rara; il qual quadro è oggi nella guardaroba del signor
    Guidobaldo duca d'Urbino, e non è punto inferiore a molti altri
    quadri bellissimi che vi sono di mano di Raffaello da Urbino, di
    Tiziano e d'altri. Ritrasse anche di naturale il signor Piero Gonzaga
15   in una pietra, colorito a olio, che fu un bellissimo ritratto, ma penò
    tre anni a finirlo.
    Ora, essendo in Firenze, al tempo di papa Clemente, Michela-
    gnolo, il quale attendeva all'opera della nuova Sagrestia di San Lo-
    renzo, voleva Giuliano Bugiardini fare a Baccio Valori in un quadro
20   la testa di papa Clemente et esso Baccio; et in un altro, per messer
    Ottaviano de' Medici, il medesimo Papa e l'arcivescovo di Capua;
    per che Michelagnolo, mandando a chiedere a fra' Sebastiano che di
    sua mano gli mandasse da Roma dipinta a olio la testa del Papa, egli
    ne fece una e gliela mandò, che riuscì bellissima. Della quale, poi
25   che si fu servito Giuliano e che ebbe i suoi quadri finiti, Michela-
    gnolo, che era compare di detto messer Ottaviano, gliene fece un
    presente. E certo, di quante ne fece fra' Sebastiano, che furono molte,
    questa è la più bella testa di tutte e la più simigliante, come si può
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Edizione Torrentiniana
    Era nel tempo di Clemente in Fiorenza Michele Agnolo, che finiva
30   l'opra della Sagrestia; e perché Giuliano Bugiardini potesse fare un qua-
    dro a Baccio Valori, dove ritrasse papa Clemente e lui, e così un
    altro che il magnifico Ottaviano de' Medici a esso faceva fare, den-
    trovi il Papa e l'arcivescovo di Capova, Michele Agnolo Buonaroti
    chiese a fra' Sebastiano che di sua mano gli mandassi da Roma dipinta a
35   olio la testa del Papa; la qual fece e la mandò: e quella riuscì cosa bel-
    lissima. Finite l'opere di Giuliano, Michele Agnolo, ch'era compare di
    messer Ottaviano, gliene fece dipoi un presente. E certo di quante ne fece
    fra' Sebastiano, che molte furono, questa è la più simile di bellezza e di
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