Volume 5

Edizione Giuntina
    una tela et avere pacienza quanto durò la vita di Sebastiano: il quale
    morto, scoprendo i frati l'opera, si è veduto che quello che è fatto
    è bellissima pittura, perciò che dove ha fatto la Nostra Don-
    na che visita Santa Lisabetta, vi sono molte femmine ritratte dal vivo,
5   che sono molto belle e fatte con somma grazia. Ma vi si conosce che
    quest'uomo durava grandissima fatica in tutte le cose che operava,
    e ch'elle non gli venivano fatte con una certa facilità che suole tal-
    volta dar la natura e lo studio a chi si compiace nel lavorare e si eser-
    cita continovamente. E che ciò sia vero, nella medesima Pace, nella
10   cappella d'Agostin Chigi, dove Raffaello aveva fatte le Sibille et i
    Profeti, voleva, nella nicchia che di sotto rimase, dipignere Bastiano,
    per passare Raffaello, alcune cose sopra la pietra, e perciò l'aveva
    fatta incrostare di peperigni, e le commettiture saldate con stucco
    a fuoco; ma se n'andò tanto in considerazione, che la lasciò sola-
15   mente murata; per che essendo stata così dieci anni, si morì. Bene
    è vero che da Sebastiano si cavava, e facilmente, qualche ritratto
    di naturale, perché gli venivano con più agevolezza e più presto
    finiti; ma il contrario avveniva delle storie et altre figure. E per vero
    dire, il ritrarre di naturale era suo proprio, come si può vedere nel
20   ritratto di Marc'Antonio Colonna, tanto ben fatto che par vivo; et
    in quello ancora di Ferdinando marchese di Pescara, et in quello della
    signora Vettoria Colonna, che sono bellissimi. Ritrasse similmente
    Adriano Sesto, quando venne a Roma, et il cardinale Nincofort, il
    quale volle che Sebastiano gli facesse una cappella in Santa Maria de
25   Anima in Roma; ma trattenendolo d'oggi in domani, il cardinale la
    fece finalmente dipignere a Michele Fiamingo suo paesano, che vi
    dipinse storie della vita di Santa Barbara in fresco, imitando molto
    bene la maniera nostra d'Italia; e nella tavola fece il ritratto di detto
    cardinale. Ma tornando a Sebastiano, egli ritrasse ancora il signor
30   Federigo da Bozzolo, et un non so che capitano armato, che è in
    Fiorenza appresso Giulio de' Nobili; et una femmina con abito ro-
    mano, che è in casa di Luca Torrigiani; et una testa di mano del
    medesimo ha Giovan Batista Cavalcanti, che non è del tutto finita.
    In un quadro fece una Nostra Donna che con un panno cuopre un
35   putto, che fu cosa rara, e l'ha oggi nella sua guardaroba il cardinal
    Farnese. Abbozzò, ma non condusse a fine, una tavola molto bella
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Edizione Torrentiniana
    levare il ponte che gl'impediva la chiesa, e coprire quella opra con una
    tela et aver pazienzia.
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