Volume 5

Edizione Giuntina
    tridente, e Pallade con le nove Muse sta guardando che cosa
    orribile sia quella; e Pan, abbracciata una Ninfa che trema di paura,
    pare voglia scamparla da quello incendio e lampi de' fulmini di
    che è pieno il cielo. Apollo si sta sopra il carro solare, et alcune
5   dell'Ore pare che voglino ritenere il corso de' cavalli. Bacco e Sileno
    con Satiri e Ninfe mostrano aver grandissima paura; e Vulcano
    col ponderoso martello sopra una spalla guarda verso Ercole, che
    parla di quel caso con Mercurio, il quale si sta allato a Pomona
    tutta paurosa, come sta anche Vertunno con tutti gl'altri Dei sparsi
10   per quel cielo: dove sono tanto ben espressi tutti gl'affetti della pau-
    ra, così in coloro che stanno come in quelli che fuggono, che non
    è possibile, non che vedere, imaginarsi più bella fantasia di questa
    in pittura. Nelle parti da basso, cioè nelle facciate che stanno per
    ritto sotto il resto del girare della volta, sono i Giganti, alcuni de'
15   quali, sotto Giove, hanno sopra di loro monti et addosso grandissimi
    sassi, i quali reggono con le forti spalle per fare altezza e salita al cielo,
    quando s'apparecchia la rovina loro; per che Giove fulminando, e
    tutto il cielo adirato contra di loro, pare che non solo spaventi il te-
    merario ardire de' Giganti, rovinando loro i monti addosso, ma che
20   sia tutto il mondo sottosopra e quasi al suo ultimo fine. Et in questa
    parte fece Giulio Briareo in una caverna oscura, quasi ricoperto da
    pezzi altissimi di monti, e gli altri Giganti tutti infranti et alcuni
    morti sotto le rovine delle montagne. Oltre ciò si vede per un stra-
    foro nello scuro d'una grotta, che mostra un lontano fatto con bel
25   giudizio, molti Giganti fuggire tutti percossi da' fulmini di Giove,
    e quasi per dovere allora essere oppressi dalle rovine de' monti come
    gl'altri. In un'altra parte figurò Giulio altri Giganti, a' quali rovinano
    sopra tempii, colonne et altri pezzi di muraglie, facendo di quei
    superbi grandissima strage e mortalità; et in questo luogo è posto,
30   fra queste muraglie che rovinano, il camino della stanza, il quale
    mostra, quando vi si fa fuoco, che i Giganti ardono, per esservi di-
    pinto Plutone che col suo carro tirato da cavagli secchi, et accom-
    pagnato dalle Furie infernali, si fugge nel centro: e così non si par-
    tendo Giulio, con questa invenzione del fuoco, dal proposito della
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Edizione Torrentiniana
35   facessero gli altri, i quali dalla baruffa de' venti erano nelle loro vesti
    involti et aviluppati. Aveva fatto il pavimento di terra di frombole di
    fiume acconce che giravano murate, e quelle nel piano della pittura che
    veniva in terra aveva contrafatte: per che un pezzo quelle dipinte in
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