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doppo, col disegno d'un cartone di Giulio dipinse a fresco dentro |
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la porta del palazzo del cardinale della Valle, in un mezzo tondo, |
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una Nostra Donna che con un panno cuopre un fanciullo che dorme, |
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e da una banda sono S. Andrea apostolo e dall'altra S. Niccolò, |
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che fu tenuta, con verità, pittura eccellente. |
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Giulio intanto, essendo molto dimestico di messer Baldassarri |
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Turrini da Pescia, fatto il disegno e modello, gli condusse sopra il |
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monte Ianicolo, dove sono alcune vigne che hanno bellissima ve- |
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duta, un palazzo con tanta grazia e tanto commodo, per tutti que- |
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gl'agi che si possono in un sì fatto luogo disiderare, che più non si |
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può dire; et oltre ciò furono le stanze non solo adornate di stucchi, |
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ma di pittura ancora, avendovi egli stesso dipinto alcune storie di |
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Numa Pompilio, che ebbe in quel luogo il suo sepolcro. Nella stufa |
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di questo palazzo dipinse Giulio alcune storie di Venere e d'Amore, |
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e d'Apollo e di Iacinto, con l'aiuto de' suoi giovani, che tutti sono in |
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istampa. Et essendosi del tutto diviso da Giovanfrancesco, fece in |
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Roma diverse opere d'architettura, come fu il disegno della casa de- |
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gli Alberini in Banchi, se bene alcuni credono che quell'ordine venis- |
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se da Raffaello; e così un palazzo, che oggi si vede sopra la piazza |
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della Dogana di Roma, che è stato, per essere di bello ordine, posto |
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in istampa. E per sé fece sopra un canto del Macello de' Corbi, dove |
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era la sua casa nella quale egli nacque, un bel principio di finestre, |
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il quale, per poca cosa che sia, è molto grazioso. |
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Per le quali sue ottime qualità essendo Giulio, dopo la morte di |
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Raffaello, per lo migliore artefice d'Italia celebrato, il conte Baldassarre |