Volume 5

Edizione Giuntina
    sonno, e che, rivolto verso la parte del letto, paia di voler toccare il
    padiglione con la verga.
    «Nella facciata sinistra, nel corno verso la facciata da piè, si potria
    fare i Lari dèi, che sono due figliuoli i quali erano Genii delle case
5   private, cioè due giovani vestiti di pelli di cani, con certi abiti soccinti
    e gittati sopra la spalla sinistra per modo che venghino sotto la de-
    stra per mostrare che siano disinvolti e pronti alla guardia di casa.
    Stiano a sedere l'uno a canto l'altro; tenghino un'asta per ciascuno
    nella destra et in mezzo di essi sia un cane, e disopra loro sia un pic-
10   col [c]apo di Vulcano, con un cappelletto in testa, et a canto con una
    tanaglia da fabbri. Nell'altro corno verso la facciata da capo farei un
    Batto, che, per avere rivelato le vacche rubate da lui, sia convertito in
    sasso. Facciasi un pastor vecchio a sedere, che col braccio destro e
    con l'indice mostri il luogo dove le vacche erano ascoste, e col sini-
15   stro si appoggi a un pedone o vincastro, bastone de' pastori, e da
    mezzo in giù sia sasso nero di colore di paragone, in che fu convertito.
    Nel resto poi del finestrone dipingasi l'istoria del sacrifizio che fa-
    ceano gli antichi ad esso Mercurio, perché il sonno non si interrom-
    pesse. E per figurare questo bisogna fare un altare con suvi la sua sta-
20   tua, a piede un fuoco, e d'intorno genti che vi gettano legne ad abru-
    ciare e che con alcune tazze in mano piene di vino, parte ne spargano
    e parte ne beano.
    «Nel mezzo dell'ovato, per empiér tutta la parte del cielo, farei il
    Crepuscolo, come mezzano tra l'Aurora e la Notte. Per significare
25   questo, truovo che si fa un giovanetto tutto ignudo, talvolta con l'ali
    talvolta senza, con due facelle accese, l'una delle quali faremo che
    si accenda a quella dell'Aurora e l'altra che si stenda verso la Notte.
    Alcuni fanno che questo giovanetto con le due faci medesime caval-
    chi sopra un cavallo del Sole o dell'Aurora: ma questo non farebbe
30   componimento a nostro proposito. Però lo faremo come di sopra e
    vòlto verso la Notte, ponendogli dietro fra le gambe una gran stella,
    la quale fosse quella di Venere, perché Venere e Fosforo et Espero e
    Crepuscolo pare che si tenga per una cosa medesima. E da questa in
    fuori, di verso l'Aurora, fate che tutte le minori stelle siano sparite.
35   «Et avendo infin qui ripieno tutto il didentro della camera, così di
    sopra nell'ovato come nelli lati e nelle facciate, resta che venghiamo
    al didentro, che sono nella volta i quattro peducci. E cominciando da
    quello che è sopra 'l letto, che viene a essere tra la facciata sinistra e
    quella da piè, faccisi il Sonno; e per figurare lui bisogna prima figu-
40   rare la sua casa. Ovidio la pone in Lenno e ne' Cimerii, Omero nel
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