Volume 5

Edizione Giuntina
    Ninfe, e dietro alcune bestie di mare: se non con tutte queste cose,
    almeno con alcune, secondo lo spazio che averete, che mi par poco a
    tanta materia. Per Atlante facciasi dalla sinistra un monte, che abbia
    il petto, le braccia e tutte le parti di sopra d'uomo robusto, barbuto e
5   muscoloso, in atto di sostenere il cielo, come è la sua figura ordinaria.
    Più abasso, medesimamente, incontro la Vigilanzia, che avemo posta
    l'Aurora, si dovrebbe porre il Sonno; ma perché mi pare meglio che
    stia sopra il letto, per alcune ragioni, porremo in suo luogo la Quiete.
    Questa Quiete truovo bene che ell'era adorata e che l'era dedicato il
10   tempio, ma non truovo già come fosse figurata: se già la sua figura
    non fosse quella della Sicurtà; il che non credo, perché la Sicurtà è
    dell'animo e la Quiete è del corpo. Figuraremo dunque la Quiete da
    noi in questo modo: una giovane di aspetto piacevole, che come
    stanca non giac[c]ia, ma segga e dorma con la testa appoggiata sopra
15   al braccio sinistro. Abbi un'asta che se gli posi sopra nella spalla e da
    piè ponti in terra, e sopra essa lasci cadere il braccio spendolone e
    vi tenga una gamba cavalcioni in atto di posare per ristoro e non
    per infingardia. Tenga una corona di papaveri et un scettro
    apartato da un canto, ma non sì che non possi prontamente ripi-
20   gliarlo. E dove la Vigilanza ha in capo un gallo che canta, a questa si
    puol fare una gallina che covi, per mostrare che ancora posando fa la
    sua azzione.
    «Dentro all'ovato medesimo, dalla parte destra, farassi una Luna.
    La sua figura sarà di una giovane di anni circa diciotto, grande, di
25   aspetto virginale, simile ad Apollo, con le chiome lunghe, folte e cre-
    spe alquanto, o con uno di quelli cappelli in capo che si dicano aci-
    dari, largo di sotto, et acuto e torto in cima, come il corno del Doge,
    con due ali verso la fronte che pendano e cuoprino l'orecchie, e fuori
    della testa con due cornette, come da una luna crescente, o, secondo
30   Apuleio, con un tondo schiacciato, liscio e risplendente a guisa di
    specchio in mezzo la fronte, che di qua e di là abbia alcuni serpenti, e,
    sopra, certe poche spighe, con una corona in capo o di dittamo, se-
    condo i Greci, o di diversi fiori, secondo Marziano, o di elicriso, se-
    condo alcun' altri. La veste chi vuol che sia lunga fino a' piedi, chi
35   corta fino alle ginocchia, succinta sotto le mamelle et attraversata sotto
    l'ombilico alla ninfale, con un mantelletto in spalla affibbiato sul de-
    stro muscolo, e con usattini in piede vagamente lavorati. Pausania,
    alludendo, credo, a Diana, la fa vestita di pelle di cervo; Apuleio, pi-
    gliandola forse per Iside, gli dà un abito di velo sottilissimo di varii
40   colori, bianco, giallo, rosso, et un'altra veste tutta nera, ma chiara e
- pagina 580 -
pagina precedentepagina successiva