Volume 5

Edizione Giuntina
    l'altra metà in su, secondo che da mano in mano più si avvicinasse al
    capo dove sarà l'Aurora, si andasse tuttavia più illuminando. Così
    disposto il tutto, veniamo a divisar i soggetti, dando a ciascheduna
    parte il suo.
5   «Nell'ovato che è nella volta, si facci a capo di essa, come avemo
    detto, l'Aurora. Questa truovo che si puol fare in più modi, ma io
    scerrò di tutti quello che a me pare che si possi far più graziosamente
    in pittura. Facciasi dunque una fanciulla di quella bellezza che i poeti
    si ingegnano di esprimere con parole, componendola di rose, d'oro,
10   di porpora, di rugiada, di simil' vaghezze: e questo quanto ai colori
    e carnagione. Quanto all'abito, componendone pur di molti uno che
    paia più al proposito, si ha da considerare che ella, come ha tre stati
    e tre colori distinti, così ha tre nomi: Alba, Vermiglia e Rancia; per
    questo gli farei una vesta fino alla cintura, candida, sottile e come tra-
15   sparente; dalla cintura infino alle ginocchia una sopraveste di scar-
    latto, con certi trinci e gruppi che imitassero quei suoi riverberi
    nelle nuvole quando è Vermiglia; dalle ginocchia in giù fino a' piedi
    di color d'oro per rappresentarla quando è Rancia, avvertendo che
    questa veste deve esser fessa, cominciando dalle cosce, per fargli mo-
20   strare le gambe ignude; e così la veste, come la sopraveste, siano scos-
    se dal vento e faccino pieghe e svolazzi. Le braccia vogliono essere
    ignude ancor esse, d'incarnagione pur di rose. Negl'omeri gli si fac-
    ciano l'ali di varii colori, in testa una corona di rose, nelle mani gli si
    ponga una lampada o una facella accesa, overo gli si mandi avanti un
25   Amore che porti una face et un altro dopo, che con un'altra svegli Ti-
    tone. Sia posta a sedere in una sedia indorata, sopra un carro simile,
    tirato o da un Pegaso alato o da due cavalli, che nell'un modo e nel-
    l'altro si dipigne. I colori de' cavalli siano dell'uno splendente in bian-
    co, dell'altro splendente in rosso per denotargli secondo i nomi che
30   Omero dà loro di Lampo e di Fetonte. Facciasi sorgere da una marina
    tranquilla, che mostri di esser crespa, luminosa e brillante. Dietro,
    nella facciata, gli si facci dal corno destro Titone suo marito, e dal si-
    nistro Cefalo suo innamorato. Titone sia un vecchio tutto canuto so-
    pra un letto ranciato, o veramente in una culla, secondo quelli che
35   per la gran vecchiaia lo fanno rimbambito, e facciasi in attitudine di
    tenerla, o di vagheggiarla, o di sospirarla, come la sua partita gli rin-
    cresce; Cefalo un giovane bellissimo vestito di un farsetto soccinto
    nel mezzo, con i sua usattini in piedi, con il dardo in mano, che abbi
    il ferro inorato, con un cane a lato in modo di entrare in un bosco, co-
40   me non curante di lei per l'amore che porta alla sua Procri. Tra Cefalo
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