Volume 5

Edizione Giuntina
    con alcuni che seco in quei maneggi competevano, senza avere
    fatto altro che condurre e fatto fare con i suoi disegni il navilio che
    condusce le barche drento a Bologna, là dove prima non si accosta-
    vano a tre miglia: della qual opera non fu mai fatta né la più utile né
5   la migliore, ancorché male ne fosse rimunerato il Vignuola, inven-
    tore di così utile e lodevole impresa. Essendo poi l'anno 1550 creato
    papa Giulio Terzo, per mezzo del Vasari fu accommodato il Vignuola
    per architetto di Sua Santità e datogli particolar cura di condurre
    l'Acqua Vergine, e d'essere sopra le cose della Vigna di esso papa
10   Giulio, che prese volentieri a suo servigio il Vignuola per avere avuto
    cognizione di lui quando fu legato di Bologna. Nella quale fabrica,
    et altre cose che fece per quel Pontefice, durò molta fatica, ma ne fu
    male remunerato.
    Finalmente, avendo Alessandro cardinale Farnese conosciuto l'in-
15   gegno del Vignuola e sempre molto favoritolo nel fare la sua fabrica
    e palazzo di Caprarola, volle che tutto nascesse dal capriccio,
    disegno et invenzione del Vignuola: e nel vero non fu punto manco il
    giudizio di quel signore, in fare elezione d'un eccel[lente] architettore,
    che la grandezza dell'animo in mettere mano a così grande e nobile
20   edifizio; il quale, ancorché sia in luogo che si possa poco godere dal-
    l'universale, essendo fuor di mano, è nondimeno cosa maravigliosa
    per sito e molto il proposito per chi vuole ritirarsi alcuna volta dai
    fastidii e tumulti della città. Ha dunque questo edificio forma di pen-
    tagono, ed è spartito in quattro appartamenti, senza la parte dinanzi,
25   dove è la porta principale: dentro alla quale parte dinanzi è una log-
    gia di palmi quaranta in larghezza et ottanta in lunghezza. In su uno
    de' lati è girata, in forma tonda, una scala a chiocciola di palmi dieci
    nel vano degli scaglioni, e venti è il vano del mezzo che dà lume a
    detta scala, la quale gira dal fondo per insino all'altezza del terzo ap-
30   partamento più alto; e la detta scala si regge tutta sopra colonne dop-
    pie, con cornici che girano in tondo secondo la scala, che è ricca e va-
    ria, cominciando dall'ordine dorico e seguitando il ionico, corinto e
    composto, con richezza di balaustri, nicchie et altre fantasie, che la
    fanno essere cosa rara e bellissima. Dirimpet[t]o a questa scala, cioè in
35   sull'altro de' canti che mettono in mezzo la detta loggia dell'entrata,
    è un appartamento di stanze che comincia da un ricetto tondo, simile
    alla larghezza della scala, e camina in una gran sala terrena, lunga
    palmi ottanta e larga quaranta. La quale sala è lavorata di stucchi e di-
    pinta di storie di Giove: cioè la nascita, quando è nut[ric]ato dalla
40   capra Alfea e che ella è incoronata, con due altre storie che la mettono
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