Volume 5

Edizione Giuntina
    dell'opere che Taddeo fece a Caprarola si parlerà a lungo poco ap-
    presso nel discorso del Vignuola, che fece quella fabrica, per ora non
    ne dirò altro.
    Federigo intanto, essendo chiamato a Vinezia, convenne col pa-
5   triarca Grimani di finirgli la capella di San Francesco della Vigna,
    rimasa imperfetta, come s'è detto, per la morte di Battista Franco
    viniziano. Ma inanzi che cominciasse detta capella adornò al detto
    patriarca le scale del suo palazzo di Venezia di figurette poste con
    molta grazia dentro a certi ornamenti di stucco, e dopo condusse a
10   fresco nella detta capella le due storie di Lazero e la Conversione di
    Madalena; di che n'è il disegno di mano di Federigo nel detto nostro
    Libro. Appresso, nella tavola della medesima capella, fece Federigo la
    storia de' Magi a olio. Dopo fece fra Ghioggia e Monselice, alla villa
    di messer Gioambatista Pellegrini, dove hanno lavorato molte cose
15   Andrea Schiavone e Lamberto e Gualtieri fiaminghi, alcune pitture
    in una loggia, che sono molto lodate.
    Per la partita dunque di Federigo, seguitò Taddeo di lavorare a
    fresco tutta quella state nella capella di San Marcello; per la quale
    fece finalmente nella tavola a olio la Conversione di San Paolo, nella
20   quale si vede fatto con bella maniera quel Santo cascato da cavallo e
    tutto sbalordito dallo splendore e dalla voce di Gesù Cristo, il quale
    figurò in una gloria d'Angeli, in atto apunto che pare che dica: «Sau-
    lo, Saulo, perché mi perseguiti?». Sono similmente spaventati e stan-
    no come insensati e stupidi tutti i suoi che gli stanno d'intorno. Nella
25   volta dipinse a fresco, dentro a certi ornamenti di stucco, tre storie del
    medesimo Santo. In una, quando essendo menato prigione a Roma,
    sbarca nell'isola di Malta, dove si vede che nel far fuoco se gl'aventa
    una vipera alla mano per morderlo, mentre in diverse maniere stan-
    no alcuni marinari quasi nudi d'intorno alla barca; in un'altra è quan-
30   do cascando dalla finestra uno giovane, è presentato a San Paolo, che
    in virtù di Dio lo risuscita; e nella terza è la Decollazione e morte di
    esso Santo. Nelle facce da basso sono, similmente a fresco, due sto-
    rie grandi: in una San Paolo che guarisce uno stropiato delle gambe,
    e nell'altra una disputa dove fa rimanere cieco un mago: che l'una e
35   l'altra sono veramente bellissime. Ma quest'opera, essendo per la sua
    morte rimasa imperfetta, l'ha finita Federigo questo anno e si è sco-
    perta con molta sua lode. Fece nel medesimo tempo Taddeo alcuni
    quadri a olio, che dall'ambasciatore di quel re furono mandati in
    Francia.
40   Essendo rimaso imperfetto per la morte del Salviati il salotto del
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