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essa Vergine e la Natività di Cristo. Di fuori negl'angoli fece due |
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figuroni, e sotto ne' pilastri due Profeti. Nella facciata dell'altare di- |
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pinse Daniello di sua mano la Nostra Donna che saglie i gradi del |
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tempio; e nella principale la medesima Vergine che sopra molti bel- |
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lissimi Angeli in forma di putti saglie in cielo, et i dodici Apostoli a |
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basso che stanno a vederla salire. E perché il luogo non era capace di |
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tante figure et egli desiderava di fare in ciò nuova invenzione, finse |
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che l'altare di quella capella fusse il sepolcro, et intorno misse gl'Apo- |
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stoli, facendo loro posare i piedi in sul piano della capella dove co- |
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mincia l'altare; il quale modo di fare ad alcuni è piaciuto et ad altri, |
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che sono la maggior e miglior parte, non punto. Ma con tutto che |
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penasse Daniello quatordeci anni a condurre quest'opera, non è pe- |
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rò punto migliore della prima. Nell'altra facciata che restò a finirsi |
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di questa capella, nella quale andava l'uccisione de' fanciulli inno- |
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centi, fece lavorare il tutto, avendone fatto i cartoni, a Michele Alber- |
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ti fiorentino, suo creato. |
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Avendo monsignor messer Giovanni della Casa, fiorentino et uomo |
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dottissimo (come le sue leggiadrissime e dotte opere, così latine come |
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volgari, ne dimostrano), cominciato a scrivere un trattato delle cose |
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di pittura, e volendo chiarirsi d'alcune minuzie e particolari dagl'uo- |
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mini della professione, fece fare a Daniello, con tutta quella diligenza |
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che fu possibile, il modello d'un Davit di terra finito; e dopo gli fece |
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dipignere overo rittrare in un quadro il medesimo Davit, che è bel- |
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lissimo, da tutte due le bande, cioè il dinanzi et il didietro, che fu |
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cosa capricciosa: il quale quadro è oggi appresso messer Annibale |
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Rucellai. Al medesimo messer Giovanni fece un Cristo morto con le |
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Marie; et in una tela per mandare in Francia, Enea che, spogliandosi |
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per andare a dormire con Dido, è sopragiunto da Mercurio, che mo- |
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stra di parlargli nella maniera che si legge ne' versi di Vergilio. Al |
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medesimo fece in un altro quadro, pure a olio, un bellissimo San Gio- |
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vanni in penitenza, grande quanto il naturale, che da quel signore, |
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mentre visse, fu tenuto carissimo; e parimente un San Girolamo |
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bello a maraviglia. |
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Morto papa Giulio Terzo e creato sommo pontefice Paulo |
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Quarto, il cardinale di Carpi cercò che fusse da Sua Santità data a |
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finire a Daniello la detta sala dei Re; ma non si dilettando quel Papa |
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di pitture, rispose essere molto meglio fortificare Roma che spendere |
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in dipignere. E così avendo fatto mettere mano al portone di Castello, |
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secondo il disegno di Salustio, figliuolo di Baldassarre Peruzzi sanese, |
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suo architetto, fu ordinato che in quell'opera, la quale si conduceva |