Volume 5

Edizione Giuntina
    invenzione e molta fatica. Nell'altro quadro, che a questo è dirimpet-
    to, dipinse Eraclio imperadore, il quale scalzo, a piedi et in camicia
    messe la Croce di Cristo nella porta di Roma, dove sono femine,
    uomini e putti ginocchioni che l'adorano, molti suoi baroni, et uno
5   staffiere che gli tiene il cavallo. Sotto, per basamento, sono per ciascu-
    na due femine di chiaro scuro e finte di marmo, molto belle, le quali
    mostrano di reggere dette storie; e sotto l'arco primo della parte di-
    nanzi fece nel piano, per lo ritto, due figure grandi quanto il vivo:
    un San Francesco di Paula, capo di quell'Ordine, che uffizia la detta
10   chiesa, et un San Ieronimo vestito da cardinale, che sono due bonis-
    sime figure, sì come anche sono quelle di tutta l'opera, la quale con-
    dusse Daniello in sette anni e con fatiche e studio inestimabile. Ma
    perché le pitture che son fatte per questa via hanno sempre del duro e
    del difficile, manca quest'opera d'una certa leggiadra facilità che suole
15   molto dilettare. Onde Daniello stesso, confessando la fatica che aveva
    durata in quest'opera, e temendo di quello che gl'avenne e di non
    essere biasimato, fece per suo capriccio, e quasi per sua defensione,
    sotto i piedi di detti due Santi, due storiette di stucco di basso rilievo;
    nelle quali volle mostrare che essendo suoi amici Michelagnolo Buo-
20   narroti e fra' Bastiano del Piombo (l'opere de' quali andava imitando
    et osservando i precetti), se bene faceva adagio e con istento, nondi-
    meno il suo imitare quei due uomini poteva bastare a difenderlo dai
    morsi degl'invidiosi e maligni, la mala natura de' quali è forza, ancor-
    ché loro non paia, che si scuopra. In una, dico, di queste storiette
25   fece molte figure di Satiri che a una stadera pesano gambe, braccia et
    altre membra di figure, per ridurre al netto quelle che sono a giusto
    peso e stanno bene, e per dare le cattive a Michelagnolo e fra' Bastia-
    no, che le vanno conferendo. Nell'altra è Michelagnolo che si guarda
    in uno specchio: di che il significato è chiarissimo. Fece similmente
30   in due angoli dell'arco, dalla banda di fuori, due ignudi di chiaro
    scuro, che sono della medesima bontà che sono l'altre figure di quel-
    l'opera; la quale, scoperta che fu dopo sì lungo tempo, fu molto loda-
    ta e tenuta lavoro bellissimo e difficile, et il suo maestro eccellentis-
    simo.
35   Dopo questa capella gli fece Alessandro cardinale Farnese, in una
    stanza del suo palazzo, cioè in sul cantone, sotto uno di que' palchi
    ricchissimi fatti con ordine di maestro Antonio da San Gallo a tre
    cameroni che sono in fila, fare un fregio di pittura bellissimo con una
    storia di figure per ogni faccia, che furono un trionfo di Bacco, bellis-
40   simo, una caccia, et altre simili, che molto sodisfecero a quel cardinale;
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