|
|
che non fece. Fu suo creato ancora Roviale spagnuolo, che fece |
|
|
molte opere seco, e da sé nella chiesa di Santo Spirito di Roma una |
|
|
tavola, dentrovi la Conversione di San Paolo. |
|
|
Volle anco gran bene il Salviati a Francesco di Girolamo dal Prato, |
5 |
|
in compagnia del quale, come si è detto di sopra, essendo anco fan- |
|
|
ciullo, attese al disegno. Il quale Francesco fu di bellissimo ingegno |
|
|
e disegnò meglio che altro orefice de' suoi tempi, e non fu inferiore a |
|
|
Girolamo suo padre, il quale di piastra d'argento lavorò meglio qua- |
|
|
lunche cosa che altro qual si volesse suo pari. E, secondo che dicono, |
10 |
|
veniva a costui fatto agevolmente ogni cosa; perciò che battuta la |
|
|
piastra d'argento con alcuni stozzi, e quella messo sopra un pezzo |
|
|
d'asse, e sotto cera, sego e pece, faceva una materia fra il duro et il |
|
|
tenero, la quale spignendo con ferri in dentro et in fuori, gli faceva |
|
|
riuscire quello che voleva, teste, petti, braccia, gambe, schiene e qua- |
15 |
|
lunche altra cosa voleva o gli era addimandata da chi faceva far voti |
|
|
per appendergli a quelle sante imagini che in alcun luogo, |
|
|
dove avessero avuto grazie o fussero stati esauditi, si ritrovavano. |
|
|
Questo Francesco dunque, non attendendo solamente a fare boti, |
|
|
come faceva il padre, lavorò anco di tausia et a commettere nell'ac- |
20 |
|
ciaio oro et argento alla damaschina, facendo fogliami, lavori, figure e |
|
|
qualunche altra cosa voleva. Della qual sorte di lavoro fece un'arma- |
|
|
dura intera e bellissima da fante a piè al duca Alessandro de' Medici. |
|
|
E fra molte altre medaglie che fece il medesimo, quelle furono di sua |
|
|
mano, e molto belle, che con la testa del detto duca Alessandro fu- |
25 |
|
rono poste ne' fondamenti della fortezza della Porta a Faenza, insieme |
|
|
con altre, nelle quali era da un lato la testa di papa Clemente Settimo |
|
|
e dall'altro un Cristo ignudo con i flagelli della sua passione. Si di- |
|
|
lettò anco Francesco dal Prato delle cose di scultura, e gittò alcune |
|
|
figurette di bronzo, le quali ebbe il duca Alessandro, che furono gra- |
30 |
|
ziosissime. Il medesimo rinettò e condusse a molta perfezione quat- |
|
|
tro figure simili, fatte da Baccio Bandinelli, cioè una Leda, una Ve- |
|
|
nere e un Ercole et un Apollo, che furono date al medesimo Duca. Di- |
|
|
spiacendo adunque a Francesco l'arte dell'orefice e non potendo at- |
|
|
tendere alla scultura, che ha bisogno di troppe cose, si diede, avendo |
35 |
|
buon disegno, alla pittura; e perché era persona che praticava poco, |
|
|
né si curava che si sapesse più che tanto che egli attendesse alla pit- |
|
|
tura, lavorò da sé molte cose. Intanto, come si disse da principio, ve- |
|
|
nendo Francesco Salviati a Firenze, lavorò, nelle stanze che costui |
|
|
teneva nell'Opera di Santa Maria del Fiore, il quadro di messer Ala- |
40 |
|
manno. Onde con questa occasione vedendo costui il modo di fare |