|
|
al Bronzino et al Pontormo, come s'è detto, volle che anco Francesco |
|
|
ne facesse un cartone, che fu quello dell'interpretazione delle sette |
|
|
vacche grasse e magre; nel quale cartone, dico, mise Francesco tutta |
|
|
quella diligenza che in simile opera si può maggiore e che hanno di |
5 |
|
bisogno le pitture che si tessono: invenzioni capricciose, componi- |
|
|
menti varii vogliono aver le figure che spicchino l'una dall'altra, per- |
|
|
ché abbiano rilievo e venghino allegre ne' colori, ricche nelli abiti e |
|
|
vestiri. Dove essendo poi questo panno e gli altri riusciti bene, si |
|
|
risolvé Sua Ec[c]ellenza di mettere l'arte in Fiorenza, e la fece insegna- |
10 |
|
re a alcuni putti, i quali cresciuti fanno ora opere eccellentissime per |
|
|
questo Duca. |
|
|
Fece anco un bellissimo quadro di Nostra Donna pur a olio, che |
|
|
è oggi in camera di messer Alessandro figliuolo di messer Ottaviano |
|
|
de' Medici. Al detto messer Pasquino Bertini fece in tela un altro |
15 |
|
quadro di Nostra Donna, con Cristo e San Giovanni fanciulletti che |
|
|
ridono d'un papagallo che hanno tra mano: il quale fu opera |
|
|
capricciosa e molto vaga; et al medesimo fece un disegno bellissimo |
|
|
d'un Crucifisso, alto quasi un braccio, con una Madalena a' piedi, in |
|
|
sì nuova e vaga maniera che è una maraviglia. Il qual disegno avendo |
20 |
|
messer Salvestro Bertini accommodato a Girolamo Razzi suo amicis- |
|
|
simo, che oggi è don Silvano, ne furono coloriti due da Carlo da Loro, |
|
|
che n'ha poi fatti molti altri che sono per Firenze. Avendo Giovanni |
|
|
e Piero d'Agostino Dini fatta in Santa Croce, entrando per la porta di |
|
|
mezzo a man ritta, una capella di macigni molto ricca et una sepol- |
25 |
|
tura per Agostino et altri di casa loro, diedero a fare la tavola di quella |
|
|
a Francesco, il quale vi dipinse Cristo che è deposto di croce da Io- |
|
|
seffo Baramatìa e da Nicodemo, et a' piedi la Nostra Donna svenuta |
|
|
con Maria Madalena, San Giovanni e l'altre Marie. La quale tavola |
|
|
fu condotta da Francesco con tanta arte e studio, che non solo il Cristo |
30 |
|
nudo è bellissimo, ma insieme tutte l'altre figure ben disposte e colo- |
|
|
rite con forza e rilievo. Et ancora che da principio fusse questa tavola |
|
|
dagli avversarii di Francesco biasimata, ella gl'acquistò nondimeno |
|
|
gran nome nell'universale, e chi n'ha fatto dopo lui a concorrenza, |
|
|
non l'ha superato. Fece il medesimo, avanti che partisse di Firenze, |
35 |
|
il ritratto del già detto messer Lelio Torelli, et alcune altre cose di |
|
|
non molta importanza, delle quali non so i particolari. Ma fra l'altre |
|
|
cose diede fine a una carta, la quale aveva disegnata molto prima in |
|
|
Roma, della Conversione di San Paolo, che è bellissimo; il quale fece |
|
|
intagliar in rame da Enea Vico da Parma in Fiorenza. Et il Duca si |
40 |
|
contentò trattenerlo, infino a che fusse ciò fatto, in Fiorenza con i |