|
|
vivo; nel lontano, dove passa il trionfo, è una Roma molto bella, e |
|
|
sopra la porta è una Pace di chiaro scuro con certi prigioni, la quale |
|
|
abrucia l'armi. Il che tutto fu fatto da Francesco con tanta diligenza |
|
|
e studio che non può vedersi più bell'opra. Nell'altra faccia, che è |
5 |
|
vòlta a ponente, fece nel mezzo e ne' maggior' vani, in una nicchia, |
|
|
Marte armato, e sotto quello una figura ignuda finta per un Gallo con |
|
|
la cresta in capo, simile a quella de' galli naturali; et in un'altra nic- |
|
|
chia Diana succinta di pelle, che si cava una freccia del turcasso, e |
|
|
con un cane. Ne' due canti di verso l'altre due facciate sono due Tem- |
10 |
|
pi, uno che aggiusta i pesi con le bilance, e l'altro che tempra, ver- |
|
|
sando l'acqua di due vasi l'uno nell'altro. Nell'ultima facciata, dirim- |
|
|
petto alla capella, la quale volta a tramontana, è da un canto a man rit- |
|
|
ta il Sole figurato nel modo che gli [...] Egizzii il mostrano, e dall'altro |
|
|
la Luna nel medesimo modo: nel mezzo è il Favore, finto in un giova- |
15 |
|
ne ignudo in cima alla ruota, et in mezzo da un lato all'Invidia, al- |
|
|
l'Odio et alla Maladicenza, e dall'altro agli Onori, al Diletto e a tutte |
|
|
l'altre cose descritte da Luciano. Sopra le finestre è un fregio tutto |
|
|
pieno di bellissimi ignudi, grandi quanto il vivo et in diverse forme |
|
|
et attitudini, con alcune storie similmente de' fatti di Camillo; e di- |
20 |
|
rimpetto alla Pace che arde l'arme è il fiume Arno, che avendo un |
|
|
corno di dovizia abbondantissimo, scuopre, alzando con una mano |
|
|
un panno, una Fiorenza e la grandezza de' suoi Pontefici e gli Eroi di |
|
|
casa Medici. Vi fece oltre di ciò un basamento che gira intorno a |
|
|
queste storie e nicchie, con alcuni termini di femina che reggono fe- |
25 |
|
stoni; e nel mezzo sono certi ovati con storie di popoli che adornano |
|
|
una Sfinge et il fiume Arno. Mise Francesco in fare quest'opera tutta |
|
|
quella diligenza e studio che è possibile, e la condusse felicemente, |
|
|
ancora che avesse molte contrarietà, per lasciar nella patria un'opra |
|
|
degna di sé e di tanto prencipe. |
30 |
|
Era Francesco di natura malinconico, e le più volte non si curava, |
|
|
quando era a lavorare, d'avere intorno niuno; ma nondimeno, quando |
|
|
a principio cominciò quest'opera, quasi sforzando la natura |
|
|
e facendo il liberale, con molta dimestichezza lasciava che il Tasso et |
|
|
altri amici suoi, che gli avevano fatto qualche servizio, stesseno a |
35 |
|
vederlo lavorare, carezzandogli in tutti i modi che sapeva. Quando |
|
|
poi ebbe preso, secondo che dicono, pratica della corte e che gli parve |
|
|
essere in favore, tornando alla natura sua colorosa, mordace, non |
|
|
aveva loro alcun rispetto, anzi, che era peggio, con parole mordacis- |
|
|
sime, come soleva (il che servì per una scusa a' suoi avversarii), tas- |
40 |
|
sava e biasimava l'opere altrui, e sé e le sue poneva sopra le stelle. |