Volume 5

Edizione Giuntina
    ducale, e che non si curava d'altro pagamento, ella si contentò che
    ciò gli fusse conceduto. Per che avendo Francesco fatto in disegni
    piccoli il trionfo e molte storie de' fatti di Furio Camillo, si mise a
    fare lo spartimento di quel salotto, secondo le rotture dei vani delle
5   finestre e delle porte, che sono quali più alte e quali più basse: e non
    fu piccola difficultà ridurre il detto spartimento in modo che avesse
    ordine e non guastasse le storie. Nella faccia dove è la porta per la
    quale si entra nel salotto rimanevano due vani grandi divisi dalla por-
    ta; dirimpetto a questa, dove sono le tre finestre che guardano in
10   piazza, ne rimanevano quattro, ma non più larghi che circa tre brac-
    cia l'uno. Nella testa che è a man ritta entrando, dove sono due fine-
    stre che rispondono similmente in piazza da un altro lato, erano tre
    vani simili, cioè di tre braccia circa; e nella testa che è a man manca
    dirimpetto a questa, essendo la porta di marmo che entra nella ca-
15   pella e una finestra con una grata di bronzo, non rimaneva se non un
    vano grande da potervi accommodare cosa di momento. In questa
    facciata adunque della capella dentro a un ornamento di pilastri co-
    rinti che reggono un architrave, il quale ha uno sfondato di sotto,
    dove pendono due ricchissimi festoni e due pendagli di variate frutte
20   molto bene contrafatte e sopra cui siede un putto ignudo che tiene
    l'arme ducale, cioè di casa Medici e Tolledo, fece due storie:
    a man ritta Camillo che comanda che quel maestro di scuola sia dato
    in preda a' fanciulli suoi scolari, e nell'altra il medesimo che, mentre
    l'esercito combatte et il fuoco arde gli steccati et alloggiamenti del
25   campo, rompe i Galli; e a canto, dove séguita il medesimo ordine di
    pilastri, fece, grande quanto il vivo, una Occasione che ha preso la
    Fortuna per lo crine, et alcune imprese di Sua Eccellenza, con molti
    ornamenti fatti con grazia maravigliosa. Nella facciata maggiore, do-
    ve sono duo gran vani divisi dalla porta principale, fece due storie
30   grandi e bellissime. Nella prima sono Galli che pesando l'oro del tri-
    buto vi aggiungono una spada, acciò sia il peso maggiore, e Camillo
    che, sdegnato, con la virtù dell'armi si libera dal tributo: la qual storia
    è bellissima, copiosa di figure, di paesi, d'antichità e di vasi benissimo
    et in diverse maniere finti d'oro e d'argento. Nell'altra storia a canto
35   a questa è Camillo sopra il carro trionfale tirato da quattro cavalli, et
    in alto la Fama che lo corona; dinanzi al carro sono sacerdoti con la
    statua della dea Giunone, con vasi in mano, molto riccamente abbi-
    gliati, e con alcuni trofei e spoglie bellissime; d'intorno al carro sono
    infiniti prigioni in diverse attitudini, e dietro i soldati dell'esercito
40   armati, fra i quali ritrasse Francesco se stesso tanto bene, che par
- pagina 521 -
pagina precedentepagina successiva