Volume 5

Edizione Giuntina
    a fare il condotto dell'acque che vengono di lontano et a fare venire
    marmi da Carrara, condusse con l'aiuto di molti scarpellini et inta-
    gliatori con molta prestezza quella fonte, che č cosė fatta. Ha, dico,
    questa fonte otto facce, cioč quattro grandi e principali e quattro mi-
5   nori; due delle quali maggiori, venendo in fuori, fanno in sul mezzo
    un angolo, e due, andando in dentro, s'accompagnano con un'altra
    faccia piana, che fa l'altra parte dell'altre quattro facce, che in tutto
    sono otto. Le quattro facce angolari, che vengono in fuori facendo
    risalto, dānno luogo alle quattro piane che vanno in dentro; e nel
10   vano č un pilo assai grande, che riceve acque in gran copia da quattro
    fiumi di marmo, che accompagnano il corpo del vaso di tutta la
    fonte intorno intorno alle dette otto facce. La qual fonte posa sopra
    un ordine di quattro scalče che fanno dodici facce: otto maggiori
    che fanno la forma dell'angolo, e quattro minori dove sono i pili; e
15   sotto i quattro fiumi sono le sponde alte palmi cinque, et in ciascun
    angolo (che tutti fanno venti facce) fa ornamento un termine. La cir-
    conferenza del primo vaso dall'otto facce č 102 palmi, et il diametro
    č 34, e in ciascuna delle dette venti facce č intagliata una storietta di
    marmo in basso rilievo, con poesie di cose convenienti a fonti et ac-
20   que, come dire il cavallo Pegaso che fa il fonte Castalio, Europa che
    passa il mare, Icaro che volando cade nel medesimo, Aretusa conver-
    sa in fonte, Iason che passa il mare col montone d'oro, Narciso con-
    verso in fonte, Diana nel fonte che converte Ateon in cervio, con altre
    simili. Negl'otto angoli che dividono i risalti delle scale della fonte,
25   che saglie due gradi andando ai pili et ai fiumi e quattro alle sponde
    angolari, sono otto mostri marini in diverse forme a giacere sopra
    certi dadi, con le zampe dinanzi che posano sopra alcune maschere,
    le quali gettano acqua in certi vasi. I fiumi che sono in sulla sponda
    e i quali posano di dentro sopra un dado tanto alto, che pare che seg-
30   gano nell'acqua, sono il Nilo con sette putti, il Tevere circondato da
    una infinitā di palme e trofei, l'Ibero con molte vittorie di Carlo
    Quinto, et il fiume Cumano vicino a Messina, dal quale si prendono
    l'acque di questa fonte, con alcune storie e Ninfe fatte con belle con-
    siderazioni. Et insino a questo piano di dieci palmi sono sedici getti
35   d'acqua grossissimi: otto ne fanno le maschere dette, quattro i fiumi,
    e quattro alcuni pesci alti sette palmi, i quali stando nel vaso ritti e
    con la testa fuora gettano acqua dalla parte della maggior faccia. Nel
    mezzo dell'otto facce, sopra un dado alto quattro palmi, sono sopra
    ogni canto una Serena con l'ale e senza braccia; e sopra queste, le
40   quali si annodano nel mezzo, sono quattro Tritoni alti otto palmi, i
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