Volume 5

Edizione Giuntina
    porfidi e diaspri; e nella testa e faccia principale della cappella
    fece un altro partimento dal piano del pavimento insino all'altezza
    dell'altare di simili mischî e marmi, il quale fa basamento a quattro
    pilastri di marmo, che fanno tre vani. In quello del mezzo, che è
5   maggior degl'altri, è in una sepoltura il corpo di non so che Santo,
    et in quelli dalle bande sono due statue di marmo fatte per due Evan-
    gelisti. Sopra questo ordine è una cornice, e sopra la cornice altri
    quattro pilastri minori che reggono un'altra cornice che fa sparti-
    mento per tre quadretti, che ubbidiscono ai vani disotto. In quel di
10   mezzo, che posa in sulla maggior cornice, è un Cristo di marmo che
    risuscita, di tutto rilievo e maggiore del naturale. Nelle facce dalle
    bande ribatte il medesimo ordine, e sopra la detta sepoltura, nel va-
    no di mezzo, è una Nostra Donna di mezzo rilievo con Cristo morto;
    la quale Madonna mettono in mezzo Davit re e San Giovanni Bat-
15   tista, e nell'altra è Santo Andrea e Geremia profeta. I mezzi tondi de-
    gl'archi sopra la maggior cornice, dove sono due finestre, sono di
    stucchi con putti intorno, che mostrano ornare la finestra. Negl'an-
    goli sotto la tribuna sono quattro Sibille similmente di stucco, sì co-
    me è anco lavorata tutta la volta a grottesche di varie maniere. Sotto
20   questa cappella è fabricata una stanza sotterranea, la quale scendendo
    per scale di marmo, si vede in testa una cassa di marmo con
    due putti sopra, nella quale doveva essere posto, come credo sia stato
    fatto dopo la sua morte, il corpo di esso signore Andrea Doria. E di-
    rimpetto alla cassa, sopra un altare, dentro a un bellissimo vaso di
25   bronzo, che fu fatto e rinetto, da chi si fusse che lo gettasse, divina-
    mente, è alquanto del Legno della santissima Croce sopra cui fu cru-
    cifisso Gesù Cristo benedetto: il qual legno fu donato a esso principe
    Doria dal duca di Savoia. Sono le pariete di detta tomba tutte incro-
    state di marmo, e la volta lavorata di stucchi e d'oro con molte storie
30   de' fatti egregii del Doria; et il pavimento è tutto spartito di varie
    pietre mischi[e] a corrispondenza della volta. Sono poi nelle facciate
    della crociera della navata, da sommo, due sepolture di marmo con
    due tavole di mezzo rilievo: in una è sepolto il conte Filippino Doria,
    e nell'altra il signor Giannettino della medesima famiglia. Ne' pila-
35   stri, dove comincia la navata del mezzo, sono due bellissimi pergami
    di marmo; e dalle bande delle navate minori sono spartite nelle fac-
    ciate, con bell'ordine d'architettura, alcune cappelle con colonne et
    altri molti ornamenti, che fanno quella chiesa essere un'opera vera-
    mente magnifica e ricchissima.
40   Finita la detta chiesa, il medesimo principe Doria fece mettere mano
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