Volume 5

Edizione Giuntina
    che intorno hanno alcuni libri. In due nicchie poi, che sono dalle
    bande nell'altre due facce della cappella, sono sopra due base due
    figure tonde di marmo ritte e di di tre braccia l'una o poco più, cioè
    San Iacopo Apostolo e San Nazzaro. Murata dunque nella guisa che
5   s'è detta quest'opera, ne rimasero sodisfattissimi i detti signori ese-
    cutori e tutto Napoli.
    Dopo, ricordandosi il frate d'avere promesso al principe Doria di
    tornare a Genova per fargli in San Matteo la sua sepoltura et ornare
    tutta quella chiesa, si partì sùbito da Napoli et andossene a Genova;
10   dove arrivato e fatti i modelli dell'opera che dovea fare a
    quel signore, i quali gli piacquero infinitamente, vi mise mano con
    buona provisione di danari e buon numero di maestri. E così dimo-
    rando il frate in Genova, fece molte amicizie di signori et uomini
    virtuosi, e particolarmente con alcuni medici che gli furono di molto
15   aiuto, perciò che giovandosi l'un l'altro e facendo molte notomie di
    corpi umani, et attendendo all'architettura e prospettiva, si fece fra
    Giovann'Agnolo eccellentissimo. Oltre ciò, andando spesse volte il
    principe dove egli lavorava e piacendogli i suoi ragionamenti, gli po-
    se grandissima affezione. Similmente in detto tempo, di due suoi
20   nipoti che aveva lasciati in custodia a maestro Zacheria, gliene fu man-
    dato uno chiamato Angelo, giovane di bell'ingegno e costumato, e po-
    co appresso dal medesimo un altro giovanetto chiamato Martino, fi-
    gliuolo d'un Bartolomeo sarto; de' quali ambi due giovani, insegnando
    loro come gli fussero figliuoli, si servì il frate in quell'opera che avea
25   fra mano. Della quale ultimamente venuto a fine, messe sù la cappel-
    la, sepoltura e gl'altri ornamenti fatti per quella chiesa; la quale,
    facendo a sommo la prima navata del mezzo una croce, e giù per lo
    manico tre, ha l'altar maggiore nel mezzo e in testa isolato. La cap-
    pella dunque è retta ne' cantoni da quattro gran pilastri, i quali so-
30   stengono parimente il cornicione che gira intorno, e sopra cui girano
    in mezzo tondo quattro archi, che posano alla dirittura de' pilastri;
    de' quali archi tre ne sono nel vano di mezzo, ornati di finestre non
    molto grandi; e sopra questi archi gira una cornice tonda, che fa
    quattro angoli fra arco et arco ne' canti, e di sopra fa una tribuna
35   a uso di catino. Avendo dunque il frate fatto molti ornamenti di mar-
    mo dintorno all'altare da tutt'e quattro le bande, sopra quello pose
    un bellissimo e molto ricco vaso di marmo per lo Santissimo Sacra-
    mento, in mezzo a due Angeli pur di marmo, grandi quanto il natu-
    rale. Intorno poi gira un partimento di pietre, commesse nel marmo
40   con bello e variato andare, di mischî e pietre rare, come sono serpentini,
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