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a vedere lavorare et osservando ogni minima cosa. Ora, perché fra |
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l'altre statue che mancavano al finimento di quell'opera, mancavano |
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un San Cosimo e Damiano che dovevano mettere in mezzo la Nostra |
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Donna, diede a fare Michelagnolo a Raffaello Montelupo il San Da- |
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miano et al frate San Cosimo, ordinandogli che lavorasse nelle mede- |
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sime stanze dove egli stesso avea lavorato e lavorava. Messosi dunque |
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il frate con grandissimo studio intorno all'opera, fece un modello |
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grande di quella figura, che fu ritocco dal Buonarroto in molte parti: |
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anzi fece di sua mano Michelagnolo la testa e le braccia di terra, che |
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sono oggi in Arezzo tenute dal Vasari fra le sue più care cose, per me- |
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moria di tanto uomo. Ma non mancarono molti invidiosi che biasi- |
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marono in ciò Michelagnolo, dicendo che in allogare quella statua |
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avea avuto poco iudizio e fatto mala elezzione: ma gl'effetti mostra- |
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rono poi, come si dirà, che Michelagnolo aveva avuto ottimo giudicio |
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e che il frate era valentuomo. Avendo Michelagnolo finiti, con l'aiuto |
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del frate, e posti sù le statue del duca Lorenzo e Giuliano, essendo |
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chiamato dal Papa, che volea si desse ordine di fare di marmo la fac- |
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ciata di San Lorenzo, andò a Roma; ma non vi ebbe fatto molta di- |
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mora, che morto Papa Clemente, si rimase ogni cosa imperfetta; on- |
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de scopertasi a Firenze con l'altre opere la statua del frate, così im- |
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perfetta come era, ella fu sommamente lodata. E nel vero, o fusse lo |
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studio e diligenza di lui, o l'aiuto di Michelagnolo, ella riuscì poi |
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ottima figura e la migliore che mai facesse il frate di quante ne lavorò |
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in vita sua; onde fu veramente degna di essere, dove fu, collocata. |
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Rimaso libero il Buonarroto per la morte del Papa dall'obligo di |
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San Lorenzo, voltò l'animo a uscir di quello che aveva per la sepol- |
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tura di papa Giulio Secondo; ma perché aveva in ciò bisogno d'aiuto, |
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mandò per lo frate: il quale non andò a Roma altrimenti prima che |
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avesse finita del tutto l'imagine del duca Alessandro nella Nunziata, |
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la quale condusse fuor dell'uso dell'altre e bellissima, in quel modo |
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che esso signore si vede armato e ginocchioni sopra un elmo alla bor- |
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gognona e con una mano al petto in atto di raccomandarsi a quella |
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Madonna. Fornita adunque questa imagine et andato a Roma, fu di |
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grande aiuto a Michelagnolo nell'opera della già detta sepoltura di |
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Giulio Secondo. Intanto intendendo il cardinale Ipolito de' Medici |
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che il cardinale Turnone aveva da menare in Francia per servizio del |
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re uno scultore, gli mise innanzi fra' Giovann'Agnolo; il quale, esse- |
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do a ciò molto persuaso con buone ragioni da Michelagnolo, se n'an- |
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dò col detto cardinale Turnone a Parigi. Dove giunti, fu introdotto |
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al re, che il vide molto volentieri e gl'assegnò poco appresso una buona |