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cura, si portò molto bene, essendo molto intendente delle cose d'ar- |
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chitettura, come ne dimostra il suo libro stampato delle cose di Ro- |
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ma, che è bellissimo; il qual modello, che si truova oggi in San Piero |
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nella cappella maggiore, è lungo palmi trentacinque e largo 26, e |
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alto palmi venti e mezzo: onde sarebbe venuta l'opera, secondo |
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questo modello, lunga palmi 1040, cioè canne 104, e larga palmi |
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360, che sono canne 36, perciò che, secondo la misura de' muratori, |
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la canna che corre a Roma è dieci palmi. Fu donato ad Antonio per |
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la fatica di questo suo modello, e molti disegni fatti, dai deputati |
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sopra la fabbrica di S. Pietro, scudi mille cinquecento, de' quali |
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n'ebbe contanti mille et il restante non riscosse, essendo poco dopo |
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tal opera passato all'altra vita. Ringrossò i pilastri della detta chiesa |
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di S. Pietro, acciò il peso di quella tribuna posasse gagliardamente; |
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e tutti i fondamenti sparsi empié di soda materia e fece in modo forti, |
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che non è da dubitare che quella fabrica sia per fare più peli o mi- |
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nacciare rovina, come fece al tempo di Bramante: il qual magisterio, |
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se fusse sopra la terra, come è nascoso sotto, farebbe sbigottire ogni |
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terribile ingegno. Per le quali cose la fama et il nome di questo mi- |
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rabile artefice doverà aver sempre luogo fra i più rari intelletti. |
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Trovasi che infino al tempo degl'antichi Romani sono stati e sono |
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ancora gl'uomini di Terni e quelli di Riete inimicissimi fra loro, |
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perciò che il lago delle Marmora, alcuna volta tenendo in collo, |
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faceva violenza all'uno de' detti popoli; onde quando quei di Riete |