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da Giovanfrancesco Rustici, comparsero gl'uomini della Compagnia, |
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sì come avea il signor ordinato, tutti in abito di muratori e manovali: |
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cioè, quelli che andavano per la maggiore, con la cazzuola che taglias- |
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se et il martello a cintola, e quegli che per la minore vestiti da mano- |
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vali col vassoio e manovelle da far lieva, e la cazzuola sola a cintola. |
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Et arrivati tutti nella prima stanza, avendo loro mostrato il signore |
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la pianta d'uno edifizio che si aveva da murare per la Compagnia, e |
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dintorno a quello messo a tavola i maestri, i manovali comin- |
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ciarono a portare le materie per fare il fondamento: cioè vassoi pieni |
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di lasagne cotte, per calcina, e ricotte acconce col zucchero; rena fatta |
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di cacio, spezie e pepe mescolati; e per ghiaia confetti grossi e spicchî |
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di berlingozzi; i quadrucci, mezzane e pianelle, che erano portate ne' |
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corbelli e con le barelle, erano pane e stiacciate. Venuto poi uno im- |
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basamento, perché non pareva dagli scarpellini stato così ben con- |
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dotto e lavorato, fu giudicato che fusse ben fatto spezzarlo e romper- |
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lo; per che datovi dentro e trovatolo tutto composto di torte, fega- |
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tegli et altre cose simili, se le goderono, essendo loro poste innanzi dai |
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manovali. Dopo, venuti i medesimi in campo con una gran colonna |
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fasciata di trippe di vitella cotte, e quella disfatta, e dato il lesso di |
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vitella e caponi et altro di che era composta, si mangiarono la basa di |
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cacio parmigiano et il capitello acconcio maravigliosamente con in- |
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tagli di caponi arrosto, fette di vitella e con la cimasa di lingue. Ma |
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perché sto io a contare tutti i particolari? Dopo la colonna fu portato |
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sopra un carro un pezzo di molto artifizioso architrave con fregio e |
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cornicione, in simile maniera tanto bene e di tante diverse vivande |
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composto, che troppo lunga storia sarebbe voler dirne l'intero; ba- |
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sta che quando fu tempo di svegliare, venendo una pioggia finta dopo |
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molti tuoni, tutti lasciarono il lavoro e si fuggirono, et andò ciascuno |
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a casa sua. Un'altra volta, essendo nella medesima Compagnia si- |
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gnore Matteo da Panzano, il convito fu ordinato in questa maniera. |
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Cerere, cercando Proserpina sua figliuola, la quale avea rapita Plu- |
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tone, entrata dove erano ragunati gli uomini della Cazzuola dinanzi |
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al loro signore, gli pregò che volessino accompagnarla all'inferno; |
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alla quale dimanda dopo molte dispute essi acconsentendo, le anda- |
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rono dietro. E così entrati in una stanza alquanto oscura, videro in |
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cambio d'una porta una grandissima bocca di serpente, la cui testa |
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teneva tutta la facciata; alla quale porta d'intorno accostandosi tutti, |
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mentre Cerbero abaiava, dimandò Cerere se là entro fusse la perduta |
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figliuola; et essendole risposto di sì, ella soggiunse che disiderava di |
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riaverla. Ma avendo risposto Plutone non voler renderla, et invitatale |