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non può fare ognuno, né coloro l'usano che lavorano per guadagno |
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solamente. Diceva ancora che l'opere non si deono così mostrare a |
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ognuno prima che sieno finite, per poter mutarle quante volte et in |
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quanti modi altri vuole, senza rispetto niuno. |
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Imparò Giovanfrancesco da Lionardo molte cose, ma particolar- |
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mente a fare cavalli, de' quali si dilettò tanto, che ne fece di terra, di |
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cera, e di tondo e basso rilievo, in quante maniere possono imaginar- |
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si; et alcuni se ne veggiono nel nostro Libro tanto bene disegnati, che |
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fanno fede della virtù e sapere di Giovanfrancesco, il quale seppe |
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anco maneggiare i colori e fece alcune pitture ragionevoli, ancorché |
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la sua principale professione fusse la scultura. E perché abitò un tem- |
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po nella via de' Martegli, fu amicissimo di tutti gl'uomini di quella |
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famiglia, che ha sempre avuto uomini virtuosissimi e di valore, e par- |
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ticolarmente di Piero, al quale fece (come a suo più intrinseco) alcune |
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figurette di tondo rilievo, e fra l'altre una Nostra Donna col Figlio in |
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collo, a sedere sopra certe nuvole piene di Cherubini; simile alla qua- |
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le ne dipinse poi col tempo un'altra in un gran quadro a olio, con |
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una ghirlanda di Cherubini che intorno alla testa le fa diadema. |
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Essendo poi tornata in Fiorenza la famiglia de' Medici, il Rustico |
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si fece conoscere al cardinale Giovanni per creatura di Lorenzo suo |
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padre, e fu ricevuto con molte carezze; ma perché i modi della corte |
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non gli piacevano et erano contrarii alla sua natura tutta sincera e |
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quieta, e non piena d'invidia et ambizione, si volle star sempre da sé |
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e far vita quasi da filosofo, godendosi una tranquilla pace e |
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riposo; e quando pure alcuna volta volea ricrearsi, o si trovava con |
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suoi amici dell'arte o con alcuni cittadini suoi dimestici, non restando |
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per questo di lavorare quando voglia gliene veniva o glien'era porta |
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occasione. Onde nella venuta, l'anno mille cinquecento e quindici, |
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di papa Leone a Fiorenza, a richiesta d'Andrea del Sarto suo amicis- |
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simo fece alcune statue, che furono tenute bellissime; la quali, per- |
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ché piacquero a Giulio cardinale de' Medici, furono cagione ch'e' gli |
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fece fare, sopra il finimento della fontana che è nel cortile grande del |
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palazzo de' Medici, il Mercurio di bronzo alto circa un braccio, che |
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è nudo sopra una palla in atto di volare, al quale mise fra le mani un |
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instrumento che è fatto, dall'acqua che egli versa in alto, girare; im- |
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però che, essendo bucata una gamba, passa la canna per quella e per |
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il torso, onde, giunta l'acqua alla bocca della figura, percuote in quel- |
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lo strumento bilicato con quattro piastre sottili saldate a uso di far- |
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falla, e lo fa girare. Questa figura, dico, per cosa piccola, fu molto |
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lodata. Non molto dopo fece Giovanfrancesco per lo medesimo cardinale |