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Ma tornando a Battista, nelle nozze che poi si fecero in Urbino |
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del detto signor Duca e signora Vettoria Farnese, egli, aiutato da' |
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suoi giovani, fece negl'archi ordinati dal Genga, il quale fu capo di |
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quell'apparato, tutte le storie di pitture che vi andarono. Ma perché |
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il Duca dubitava che Battista non avesse finito a tempo, essendo |
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l'impresa grande, mandò per Giorgio Vasari, che allora faceva in |
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Arimini ai Monaci Bianchi di Scolca, Olivetani, una capella grande |
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a fresco e la tavola dell'altare maggiore a olio, acciò che andasse ad |
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aiutare in quell'apparato il Genga e Battista. Ma sentendosi il Vasari |
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indisposto, fece sua scusa con Sua Ecc[ellenza] e le scrisse che non |
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dubitasse, perciò che era la virtù e sapere di Battista tale, che arebbe, |
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come poi fu vero, a tempo finito ogni cosa. Et andando poi, finite |
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l'opere d'Arimini, in persona a fare scusa et a visitare quel Duca, |
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Sua Eccellenza gli fece vedere, perché la stimasse, la detta capella |
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stata dipinta da Battista; la quale molto lodò il Vasari e raccomandò |
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la virtù di colui, che fu largamente sodisfatto dalla molta benignità |
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di quel signore. Ma è ben vero che Battista allora non era in Urbino, |
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ma in Roma, dove attendeva a disegnare non solo le statue, ma tutte |
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le cose antiche di quella città per farne, come fece, un gran libro, che |
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fu opera lodevole. |
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Mentre adunque che attendeva Battista a disegnare in Roma, mes- |
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ser Giovan Andrea dall'Anguillara, uomo in alcuna sorte di poesie |
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veramente raro, avea fatto una Compagnia di diversi begl'ingegni, e |
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facea fare nella maggior sala di Santo Apostolo una ricchissima scena |
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et apparato per recitare comedie di diversi autori a gentiluomini, si- |
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gnori e gran personaggi; et avea fatti fare gradi per diverse |
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sorti di spettatori, e per i cardinali et altri gran prelati accommodate |
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alcune stanze, donde per gelosie potevano, senza esser veduti, vedere |
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et udire. E perché nella detta Compagnia erano pittori, architetti, |
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scultori e uomini che avevano a recitare e fare altri ufficii, a Battista |
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et all'Amannato fu dato cura, essendo fatti di quella brigata, di far |
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la scena et alcune storie e ornamenti di pitture, le quali condusse |
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Battista, con alcune statue che fece l'Amannato, tanto bene, che ne |
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fu sommamente lodato. Ma perché la molta spesa in quel luogo su- |
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perava l'entrata, furono forzati messer Giovan Andrea e gl'altri le- |
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vare la prospettiva e gl'altri ornamenti di Santo Apostolo e condur- |
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gli in strada Giulia nel tempio nuovo di S. Biagio; dove avendo Bat- |
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tista di nuovo accommodato ogni cosa, si recitarono molte comedie |
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con incredibile sodisfazione del popolo e cortigiani di Roma. E di qui |
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poi ebbono origine i comedianti che vanno attorno, chiamati i Zanni. |