Volume 5

Edizione Giuntina
    Fu genero d'Alessandro, Lattanzio Gambaro pittore bresciano, il
    quale avendo imparato, come s'è detto, l'arte sotto Giulio Campo
    veronese, è oggi il miglior pittore che sia in Brescia. È di sua mano
    ne' Monaci Neri di San Faustino la tavola dell'altar maggiore, e la
5   volta e le facce lavorate a fresco, con altre pitture che sono in detta
    chiesa. Nella chiesa ancora di San Lorenzo è di sua mano la tavola
    dell'altar maggiore, due storie che sono nelle facciate e la volta, di-
    pinte a fresco quasi tutte di maniera. Ha dipinta ancora, oltre a molte
    altre, la facciata della sua casa con bellissime invenzioni, e similmente
10   il di dentro; nella qual casa, che è da San Benedetto al vescovado,
    vidi, quando fui ultimamente a Brescia, due bellissimi ritratti di sua
    mano, cioè quello d'Alessandro Moretto suo suocero, che è una bel-
    lissima testa di vecchio, e quello della figliuola di detto Alessandro,
    sua moglie; e se simili a questi ritratti fussero l'altre opere di Lattan-
15   zio, egli potrebbe andar al pari de' maggiori di quest'arte. Ma per-
    ché infinite son l'opere di man di costui, essendo ancor vivo, basti
    per ora aver di queste fatto menzione.
    Di mano di Giangirolamo Bresciano si veggiono molte opere in
    Vinezia et in Milano, e nelle dette case della Zecca sono quattro
20   quadri di notte e di fuochi, molto belli; et in casa Tomaso da Empoli
    in Vinezia è una Natività di Cristo finta di notte, molto bella, e sono
    alcune altre cose di simili fantasie, delle quali era maestro. Ma per-
    ché costui si adoperò solamente in simili cose e non fece cose grandi,
    non si può dire altro di lui, se non che fu capriccioso e sofistico, e che
25   quello che fece merita di essere molto comendato.
    Girolamo Mosciano da Brescia, avendo consumato la sua giovanez-
    za in Roma, ha fatto di molte bell'opere di figure e paesi; et in Or-
    vieto, nella principal chiesa di Santa Maria, ha fatto due tavole a olio
    et alcuni Profeti a fresco, che son buon'opere; e le carte, che son
30   fuori di sua mano stampate, son fatte con buon disegno. E perché
    anco costui vive e serve il cardinale Ippolito da Este nelle sue fabri-
    che et acconcimmi che fa a Roma, a Tigoli et in altri luoghi, non dirò
    in questo luogo altro di lui.
    Ultimamente è tornato di Lamagna Francesco Richino, anch'egli
35   pittor bresciano, il quale, oltre a molte altre pitture fatte in diversi
    luoghi, ha lavorato alcune cose di pitture a olio nel detto San Piero
    Oliveto di Brescia, che sono fatte con studio e molta diligenza.
    Cristofano e Stefano, fratelli e pittori bresciani, hanno appresso
    gl'artefici gran nome nella facilità del tirare di prospettiva, avendo
40   fra l'altre cose in Vinezia, nel palco piano di Santa Maria dell'Orto,
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