Volume 5

Edizione Giuntina
    fatto queste quattro nobili e virtuose sorelle, tanto innamorate d'ogni
    più rara virtù e in particolare delle cose del disegno, che la casa del
    signor Amilcare Angosciuola (perciò felicissimo padre d'onesta et
    onorata famiglia) mi parve l'albergo della pittura, anzi di tutte le
5   virtù. Ma se le donne sì bene sanno fare gl'uomini vivi, che mara-
    viglia che quelle che vogliono sappiano anco fargli sì bene dipinti?
    Ma tornando a Giulio Campo, del quale ho detto che queste gio-
    vani donne sono discepole, oltre all'altre cose, una tela, che ha fatto
    per coprimento dell'organo della chiesa catedrale, è lavorata con
10   molto studio e gran numero di figure a tempera delle storie d'Ester
    et Assuero, con la crocifissione d'Aman; e nella medesima chiesa è
    di sua mano all'altare di San Michele una graziosa tavola; ma perché
    esso Giulio ancor vive, non dirò al presente altro dell'opere sue.
    Furono cremonesi parimente Geremia scultore, del quale facemmo
15   menzione nella Vita del Filareto, et il quale ha fatto una grande opera
    di marmo in San Lorenzo, luogo de' monaci di Monte Oliveto, e
    Giovanni Pedoni, che ha fatto molte cose in Cremona et in Brescia, e
    particolarmente, in casa del signor Eliseo Raimondo, molte cose che
    sono belle e laudabili.
20   In Brescia ancora sono stati e sono persone eccellentissime nelle
    cose del disegno, e fra gl'altri Ieronimo Romanino ha fatte in quella
    città infinite opere; e la tavola che è in San Francesco all'altar mag-
    giore, ch'è assai buona pittura, è di sua mano, e parimente i portegli
    che la chiudono, i quali sono dipinti a tempera di dentro e di fuori.
25   È similmente sua opera un'altra tavola lavorata a olio, che è molto
    bella, e vi si veggiono forte imitate le cose naturali.
    Ma più valente di costui fu Alessandro Moretto, il quale dipinse a
    fresco sotto l'arco di porta Brusciata la Traslazione de' corpi di San
    Faustino et Iuvita, con alcune macchie di figure, che accompagnano
30   quei corpi molto bene. In San Nazaro pur di Brescia fece alcun'ope-
    re, et altre in San Celso, che sono ragionevoli, et una tavola in San
    Piero in Oliveto, che è molto vaga. In Milano, nelle case del-
    la Zecca, è di mano del detto Alessandro in un quadro la Conversio-
    ne di San Paulo, et altre teste molto naturali, e molto bene abbiglia-
35   ti di drappi e vestimenti, perciò che si dilettò molto costui di contra-
    fare drappi d'oro, d'argento, velluti, damaschi, altri drappi di tutte
    le sorti, i quali usò di porre con molta diligenza addosso alle figure.
    Le teste di mano di costui sono vivissime e tengono della maniera di
    Raffaello da Urbino, e più ne terrebbono, se non fusse da lui stato
40   tanto lontano.
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