Volume 5

Edizione Giuntina
    non ho mancato di usare tutta quella diligenza che ho saputo mag-
    giore per rappresentare alla Santità Vostra il vero. E con questo fine,
    con ogni reverenza et umiltà Le bacio i santissimi piedi. Di Madril,
    alli XVI di settembre 1561. Di Vostra Beatitudine umilissima serva,
5   Sofonisba Angosciola».
    Alla quale lettera rispose Sua Santità con l'infrascritta, la quale,
    essendogli paruto il ritratto bellissimo e maraviglioso, accompagnò
    con doni degni della molta virtù di Sofonisba:
    «Pius Papa IIII. Dilecta in Christo filia. Avemo ricevuto il ritratto
10   della Serenissima Reina di Spagna, nostra carissima figliuola, che ci
    avete mandato; e' ci è stato gratissimo, sì per la persona che si rap-
    presenta, la quale noi amiamo paternamente, oltre agl'altri rispetti,
    per la buona religione et altre bellissime parti dell'animo suo, e sì
    ancora per essere fatto di man vostra molto bene e diligentemente.
15   Ve ne ringraziamo, certificandovi che lo terremo fra le nostre cose più
    care, comendando questa vostra virtù, la quale, ancora che sia ma-
    ravigliosa, intendiamo però ch'ell'è la più piccola tra molte che sono
    in voi. E con tal fine vi mandiamo di nuovo la nostra benedizione.
    Che Nostro Signore Dio vi conservi. Dat. Romae, die XV octobris
20   1561».
    E questa testimonianza basti a mostrare quanta sia la virtù di
    Sofonisba. Una sorella della quale, chiamata Lucia, morendo ha la-
    sciato di sé non minor fama che si sia quella di Sofonisba, mediante
    alcune pitture di sua mano, non men belle e pregiate che le
25   già dette della sorella, come si può vedere in Cremona in un ritratto
    ch'ella fece del signor Pietro Maria, medico eccell[ente]; ma molto
    più in un altro ritratto, fatto da questa virtuosa vergine, del duca di
    Sessa, da lei stato tanto ben contrafatto, che pare che non si possa
    far meglio, né fare che con maggior vivacità alcun ritratto rassomigli.
30   La terza sorella Angosciola, chiamata Europa, che ancora è in
    età puerile, et alla quale, che è tutta grazia e virtù, ho parlato questo
    anno, non sarà, per quello che si vede nelle sue opere e disegni, infe-
    riore né a Sofonisba né a Lucia sue sorelle. Ha costei fatto molti ri-
    tratti di gentiluomini in Cremona, che sono naturali e belli affatto;
35   et uno ne mandò in Ispagna della signora Bianca sua madre, che
    piacque sommamente a Sofonisba et a chiunche lo vide di quel-
    la corte. E perché Anna, quarta sorella, ancora piccola fanciul-
    letta, attende anch'ella con molto profitto al disegno, non so che
    altro mi dire, se non che bisogna avere da natura inclinazione alla
40   virtù, e poi a quella aggiugnere l'esercizio e lo studio, come hanno
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