Volume 5

Edizione Giuntina
    Duca, ha fatto fare col suo disegno a Domenico Brusasorzi una ta-
    vola a olio, nella quale, che è veramente da essere lodata, è il martirio
    di quella Santa. Costui, oltre ciò, avendo studiato Vitruvio, ha sopra
    la voluta ionica, secondo quell'autore, scritta e mandata fuori un'o-
5   pera come ella si volta; et alla casa sua di Mantoa, nella porta prin-
    cipale, ha fatto una colonna di pietra intera, et il modano dell'altra
    in piano, con tutte le misure segnate di detto ordine ionico: e così
    il palmo, l'once, il piede et il braccio antichi, acciò chi vuole possa
    vedere se le dette misure son giuste o no. Il medesimo, nella chiesa
10   di San Piero, Duomo di Mantoa, che fu opera et architettura di detto
    Giulio Romano, perché rinovandolo gli diede forma nuova e mo-
    derna, ha fatto fare una tavola per ciascuna capella di mano di diversi
    pittori; e due n'ha fatte fare con suo disegno al detto Fermo Guisoni,
    cioè una a Santa Lucia, dentrovi la detta Santa con due putti, et
15   un'altra a San Giovanni Evangelista. Un'altra simile ne fece fare
    a Ippolito Costa mantoano, nella quale è Sant'Agata con le
    mani legate et in mezzo a due soldati che le tagliano e lievano le
    mammelle. Battista d'Agnolo del Moro veronese fece, come s'è det-
    to, nel medesimo Duomo la tavola che è all'altare di Santa Maria
20   Maddalena; e Ieronimo parmigiano quella di Santa Tecla. A Paulo
    Farinato veronese fece fare quella di San Martino, et al detto Do-
    menico Brusasorzi quella di Santa Margherita. Giulio Campo cre-
    monese fece quella di San Ieronimo; et una, che fu la migliore del-
    l'altre, comeché tutte siano bellissime, nella quale è Santo Antonio
25   abbate battuto dal Demonio in vece di femina che lo tenta, è di mano
    di Paulo Veronese. Ma quanto ai mantovani, non ha mai avuto quella
    città il più valentuomo nella pittura di Rinaldo, il quale fu disce-
    polo di Giulio, di mano del quale è una tavola in Santa Agnese di
    quella città, nella quale è una Nostra Donna in aria, Sant'Agostino
30   e San Girolamo, che sono bonissime figure; il quale troppo presto
    la morte lo levò del mondo. In un bellissimo antiquario e studio, che
    ha fatto il signore Cesare Gonzaga, pieno di statue e di teste antiche
    di marmo, ha fatto dipignere, per ornarlo, a Fermo Guiscioni la ge-
    neologia di casa Gonzaga, che si è portato benissimo in ogni cosa e spe-
35   cialmente nell'aria delle teste. Vi ha messo, oltre di questo, il detto
    signore alcuni quadri, che certo son rari: come quello della Madon-
    na, dove è la gatta che già fece Raffaello da Urbino; et un altro, nel
    quale la Nostra Donna con grazia maravigliosa lava Gesù putto. In
    un altro studiuolo fatto per le medaglie, il quale ha ottimamente
40   d'ebano e d'avorio lavorato un Francesco da Volterra, che in simili
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