Volume 5

Edizione Giuntina
    di vetro disegnata e dipinta, da lui fatta in San Lorenzo della mede-
    sima città alla cappella di San Bernardino. Ma tornando a Battista,
    essendo ritornato dopo queste opere a Modana, ha fatto nel mede-
    simo San Piero, dove Niccolò fece la tavola, due grandi storie dalle
5   bande de' fatti di San Piero e San Paulo, nelle quali si è portato bene
    oltre modo.
    Nella medesima città di Modana sono anco stati alcuni scultori
    degni d'essere fra i buoni artefici annoverati, perciò che oltre al
    Modanino, del quale si è in altro luogo ragionato, vi è stato un mae-
10   stro chiamato il Modana, il quale in figure di terracotta, grandi quan-
    to il vivo e maggiori, ha fatto bellissime opere; e fra l'altre una cap-
    pella in San Domenico di Modana, et in mezzo del dormentorio di
    San Piero, a' Monaci Neri pure in Modana, una Nostra Donna, San
    Benedetto, Santa Iustina et un altro Santo: alle quali tutte figure
15   ha dato tanto bene il colore di marmo, che paiono proprio di quella
    pietra, senzaché tutte hanno bell'aria di teste, bei panni et una pro-
    porzione mirabile. Il medesimo ha fatto in San Giovanni Vangelista
    di Parma, nel dormentorio, le medesime figure; et in San Benedetto
    di Mantova ha fatto buon numero di figure tutte tonde e grandi quan-
20   to il naturale, fuor della chiesa, per la facciata e sotto il portico in
    molte nicchie, tanto belle che paiono di marmo.
    Similmente Prospero Clemente, scultore modanese, è stato ed è
    valentuomo nel suo essercizio, come si può vedere nel Duomo di
    Reggio nella sepoltura del vescovo Rangone di mano di costui, nella
25   quale è la statua di quel prelato, grande quanto il naturale, a sedere,
    con due putti molto ben condotti: la quale sepoltura gli fece fare il
    signor Ercole Rangone. Parimente in Parma nel Duomo, sotto le
    volte, è di mano di Prospero la sepoltura del beato Bernardo degl'U-
    berti fiorentino, cardinale e vescovo di quella città, che fu finita l'an-
30   no 1548 e molto lodata.
    Parma similmente ha avuto in diversi tempi molti eccell[enti] arte-
    fici e begl'ingegni, come si è detto di sopra, perciò che oltre a un
    Cristofano Castelli, il quale fece una bellissima tavola in Duomo l'an-
    no 1499, et oltre a Francesco Mazzuoli, del quale si è scritto la
35   Vita, vi sono stati molti altri valentuomini; il quale avendo fatto,
    come si è detto, alcune cose nella Madonna della Stecca[ta], e lasciato
    alla morte sua quell'opera imperfetta, Giulio Romano, fatto un di-
    segno colorito in carta, il quale in quel luogo si vede per ognuno,
    ordinò che un Michelagnolo Anselmi, sanese per origine, ma fatto
40   parmigiano, essendo buon pittore, mettesse in opera quel cartone,
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