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ritirarsi; e così per lo meglio se ne tornò a Monte Cavallo al servizio |
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del cardinale. Della qual cosa fu Girolamo da molti lodato, essendo |
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vita troppo disperata aver tutto il giorno e per ogni minima cosa |
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a star a contendere con questo e quello: e come diceva egli, è talvolta |
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meglio godere la quiete dell'animo con l'acqua e col pane, che sten- |
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tare nelle grandezze e negl'onori. Fatto dunque che ebbe Girolamo |
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al cardinale suo signore un molto bel quadro, che a me, il quale il |
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vidi, piacque sommamente, essendo già stracco, se ne tornò con |
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esso lui a Ferrara a godersi la quiete di casa sua con la moglie e |
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con i figliuoli, lasciando le speranze e le cose della fortuna nelle mani |
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de' suoi avversarii, che da quel Papa cavarono il medesimo che egli |
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e non altro. Dimorandosi dunque in Ferrara, per non so che acci- |
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dente essendo abruciata una parte del castello, il duca Ercole diede |
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cura di rifarlo a Girolamo; il quale l'accomodò molto bene e l'ador- |
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nò secondo che si può in quel paese, che ha gran mancamento di |
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pietre da far conci et ornamenti: onde meritò esser sempre caro a |
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quel signore, che liberalmente riconobbe le sue fatiche. |
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Finalmente, dopo aver fatto Girolamo queste e molte altre opere, |
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si morì d'anni 55, l'anno 1556, e fu sepolto nella chiesa degl'Angeli |
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a canto alla sua donna. Lasciò due figliuole femine e tre maschi, |
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cioè Giulio, Annibale et un altro. Fu Girolamo lieto uomo e nella |
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conversazione molto dolce e piacevole; nel lavorare alquanto agiato |
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e lungo; fu di mezzana statura e si dilettò oltre modo della musica |
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e de' piaceri amorosi più forse che non conviene. |
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Ha seguitato dopo lui le fabriche di que' signori Galasso Ferrarese |
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architetto, uomo di bellissimo ingegno, e di tanto giudizio nelle cose |
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d'architettura, che, per quanto si vede nell'ordine de' suoi disegni, |
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averebbe mostro molto più che non ha il suo valore, se in cose grandi |
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fusse stato adoperato. |
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È stato parimente ferrarese e scultore eccellente maestro Girolamo, |
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il quale, abitando in Ricanati, ha dopo Andrea Contucci, suo maestro, |
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lavorato molte cose di marmo a Loreto e fatti molti ornamenti intorno |
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a quella cappella e casa della Madonna. Costui, dico, dopo che di là |
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si partì il Tribolo, che fu l'ultimo, avendo finito la maggiore storia |
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di marmo che è dietro alla detta cappella, dove gl'Angeli portano di |
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Schiavonia quella casa nella selva di Loreto, ha in quel luogo conti- |
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nuamente dal 1534 insino all'anno 1560 lavorato, e vi ha fatto di- |
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molte opere; la prima delle quali fu un Profeta di braccia tre e mezzo |
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a sedere, il quale fu messo, essendo bella e buona figura, in una nic- |
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chia che è volta verso ponente. La quale statua, essendo piaciuta, fu |