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la Postierla in un muro a fresco, sopra la porta del capitan Lorenzo |
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Mariscotti, dove un Cristo morto, che è in grembo alla Madre, ha |
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una grazia e divinità maravigliosa. Similmente un quadro a olio di |
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Nostra Donna, che egli dipinse a messer Enea Savini dalla Coste- |
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rella, è molto lodato; et una tela che fece per Assuero Rettori da S. |
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Martino, nella quale è una Lucrezia Romana che si ferisce, mentre è |
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tenuta dal padre e dal marito, fatti con bell'attitudini e bella grazia |
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di teste. |
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Finalmente vedendo Giovan Antonio la divozione de' Sanesi era |
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tutta vòlta alla virtù et opere eccellenti di Domenico Beccafumi, e |
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non avendo in Siena né casa né entrate, et avendo già quasi consu- |
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mato ogni cosa, e divenuto vecchio e povero, quasi disperato si partì |
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da Siena e se n'andò a Volterra. E come volle la sua ventura, trovando |
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quivi messer Lorenzo di Galeotto de' Medici, gentiluomo ricco et |
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onorato, si cominciò a riparare appresso di lui con animo di starvi |
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lungamente. E così dimorando in casa di lui, fece a quel signore in |
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una tela il carro del Sole, il quale essendo mal guidato da Faetonte |
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cade nel Po. Ma si vede bene che fece quell'opera per suo passatempo |
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e che la tirò di pratica senza pensare a cosa nessuna, in modo è or- |
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dinaria da dovero e poco considerata. Venutogli poi aùnnoia lo stare |
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a Volterra et in casa quel gentiluomo, come colui che era avez[z]o a |
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essere libero, si partì et andossene a Pisa, dove per mezzo di Battista |
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del Cervelliera fece a messer Bastiano della Seta, Operaio del Duo- |
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mo, due quadri, che furono posti nella nicchia dietro all'altare mag- |
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giore del Duomo, a canto a quegli del Sogliano e del Beccafumi. In |
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uno è Cristo morto con la Nostra Donna e con l'altre Marie, e nell'al- |
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tro il sacrifizio d'Abramo e d'Isac suo figliuolo. Ma perché questi |
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quadri non riuscirono molto buoni, il detto Operaio, che aveva dise- |
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gnato fargli fare alcune tavole per la chiesa, lo licenziò, conoscendo |
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che gl'uomini che non studiano, perduto che hanno in vecchiezza un |
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certo che di buono che in giovanezza avevano da natura, si riman- |
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gono con una pratica e maniera le più volte poco da lodare. Nel me- |
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desimo tempo finì Giovan Antonio una tavola che egli avea già co- |
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minciata a olio per Santa Maria della Spina, facendovi la Nostra |
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Donna col Figliuolo in collo, et innanzi a lei ginocchioni Santa |
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Maria Madalena e Santa Caterina, e ritti dagli lati San Giovanni, |
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San Bastiano e San Giuseppo; nelle quali tutte figure si portò molto |
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meglio che ne' due quadri del Duomo. Dopo, non avendo più che |
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fare a Pisa, si condusse a Lucca, dove in San Ponziano, luogo de' |
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frati di Monte Oliveto, gli fece fare un abate suo conoscente una |