Volume 5

Edizione Giuntina
    un scelerato, che andando a essere decapitato, non si voleva
    convertire né raccomandarsi a Dio, disperando della misericordia di
    quello, quando, pregando per lui quella Santa in ginocchioni, fu-
    rono di maniera accetti i suoi prieghi alla bontà di Dio, che, tagliata la
5   testa al reo, si vide l'anima sua salire in cielo, cotanto possono ap-
    presso la bontà di Dio le preghiere di quelle sante persone che sono
    in sua grazia. Nella quale storia, dico, è un molto gran numero di
    figure, le quali niuno dee maravigliarsi se non sono d'intera perfez-
    zione, imperò che ho inteso per cosa certa che Giovan Antonio si
10   era ridotto a tale, per infingardagine e pigrizia, che non faceva né
    disegni né cartoni quando aveva alcuna cosa simile a lavorare, ma si
    riduceva in sull'opera a disegnare col pennello sopra la calcina, che
    era cosa strana: nel qual modo si vede essere stata da lui fatta questa
    storia. Il medesimo dipinse ancora l'arco dinanzi di detta cappella,
15   dove fece un Dio Padre; l'altre storie della detta cappella non furono
    da lui finite, parte per suo difetto, che non voleva lavorare se non a
    capricci, e parte per non essere stato pagato da chi faceva fare quella
    cappella. Sotto a questa è un Dio Padre, che ha sotto una Vergine
    antica in tavola, con San Domenico, San Gismondo, San Bastiano
20   e Santa Caterina. In Santo Agostino dipinse in una tavola, che è nel-
    l'entrare in chiesa a man ritta, l'Adorazione de' Magi, che fu tenuta
    et è buon'opera; perciò che, oltre la Nostra Donna, che è lodata
    molto, et il primo de' tre Magi e certi cavalli, vi è una testa d'un pa-
    store fra due arbori che pare veramente viva. Sopra una porta della
25   città, detta di S. Vienno, fece a fresco in un tabernacolo grande la
    Natività di Gesù Cristo, et in aria alcuni Angeli; e nell'arco di quella
    un putto in iscorto bellissimo e con gran rilievo, il quale vuole mo-
    strare che il Verbo è fatto carne. In quest'opera si ritrasse il Soddoma
    con la barba, essendo già vecchio, e con un pennello in mano, il quale
30   è volto verso un brieve che dice: FECI . Dipinse similmente a
    fresco in piazza, a' piedi del palazzo, la cappella del Comune, facen-
    dovi la Nostra Donna col Figliuolo in collo, sostenuta da alcuni putti,
    Santo Ansano, San Vettorio, Sant'Agostino e San Iacopo; e sopra,
    in un mezzo circolo piramidale, fece un Dio Padre con alcuni An-
35   geli a torno. Nella quale opera si vede che costui, quando la fece,
    cominciava quasi a non aver più amore all'arte, avendo perduto un
    certo che di buono che soleva avere nell'età migliore, mediante il
    quale dava una certa bell'aria alle teste, che le faceva esser belle e
    graziose. E che ciò sia vero, hanno altra grazia et altra maniera al-
40   cun'opere ch'e' fece molto inanzi a questa, come si può vedere sopra
- pagina 388 -
pagina precedentepagina successiva