Volume 5

Edizione Giuntina
    casa gli mostrava, e spesso spesso ne faceva mostra alle finestre.
    Ma per tornare alle sue opere, dipinse per la Compagnia di San
    Bastiano in Camollìa, dopo la chiesa degl'Umiliati, in tela a olio in
    un gonfalone che si porta a processione, un San Bastiano ignudo
5   legato a un albero, che si posa in sulla gamba destra, e, scor-
    tando con la sinistra, alza la testa verso un Angelo che gli mette una
    corona in capo: la quale opera è veramente bella e molto da lodare.
    Nel rovescio è la Nostra Donna col Figliuolo in braccio, et a basso
    San Gismondo, San Rocco et alcuni Battuti con le ginocchia in terra.
10   Dicesi che alcuni mercatanti lucchesi vollono dare agl'uomini di
    quella Compagnia, per avere quest'opera, trecento scudi d'oro; e
    non l'ebbono, perché coloro non vollono privare la loro Compagnia e
    la città di sì rara pittura. E nel vero in certe cose, o fusse lo studio o
    la fortuna o il caso, si portò il Soddoma molto bene, ma di sì fatte ne
15   fece pochissime. Nella sagrestia de' frati del Carmine è un quadro di
    mano del medesimo, nel quale è una Natività di Nostra Donna con
    alcune balie, molto bella; et in sul canto, vicino alla piazza de'
    Tolomei, fece a fresco per l'Arte de' Calzolai una Madonna col Fi-
    gliuolo in braccio, San Giovanni, San Francesco, San Rocco e San
20   Crespino, avvocato degl'uomini di quell'Arte, il quale ha una scarpa
    in mano; nelle teste delle quali figure e nel resto si portò Giovan An-
    tonio benissimo. Nella Compagnia di San Bernardino da Siena, a
    canto alla chiesa di San Francesco, fece costui, a concorrenza di Gi-
    rolamo del Pacchia, pittore sanese, e di Domenico Beccafumi, alcune
25   storie a fresco: cioè la Presentazione della Madonna al tempio, quan-
    do ella va a visitare Santa Lisabetta, la sua Assunzione e quando
    è coronata in cielo. Nei canti della medesima Compagnia fece un
    Santo in abito episcopale, San Lodovico e Santo Antonio da Padoa;
    ma la meglio figura di tutte è un San Francesco, che stando in piedi
30   alza la testa in alto, guardando un Angioletto, il quale pare che faccia
    sembiante di parlargli; la testa del qual San Francesco è veramente
    maravigliosa. Nel palazzo de' Signori dipinse similmente in Siena,
    in un salotto, alcuni tabernacolini pieni di colonne e di puttini, con
    altri ornamenti; dentro ai quali tabernacoli sono diverse figure: in
35   uno è San Vettorio armato all'antica con la spada in mano, e vicino
    a lui è nel medesimo modo Sant'Ansano che battezza alcuni, et in un
    altro è San Benedetto, che tutti sono molto belli. Da basso in detto
    palazzo, dove si vende il sale, dipinse un Cristo che risuscita, con
    alcuni soldati intorno al sepolcro e due Angioletti, tenuti nelle teste
40   assai belli. Passando più oltre, sopra una porta è una Madonna col
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