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baie, non tirava il lavoro inanzi, essendo condotto Raffaello da Urbi- |
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no a Roma da Bramante architetto, e dal Papa conosciuto quanto |
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gl'altri avanzasse, comandò Sua Santità che nelle dette camere non |
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lavorasse più né il Perugino né Giovan Antonio, anzi che si buttasse |
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in terra ogni cosa. Ma Raffaello, che era la stessa bontà e modestia, |
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lasciò in piedi tutto quello che avea fatto il Perugino, stato già suo |
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maestro, e del Mattaccio non guastò se non il ripieno e le figure de' |
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tondi e de' quadri, lasciando le fregiature e gl'altri ornamenti, che |
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ancor sono intorno alle figure che vi fece Raffaello, le quali furono |
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la Iustizia, la Cognizione delle cose, la Poesia e la Teologia. Ma |
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Agostino, che era galantuomo, senza aver rispetto alla vergogna che |
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Giovan Antonio avea ricevuto, gli diede a dipignere nel suo palazzo |
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di Trastevere in una sua camera principale, che risponde nella sala |
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grande, la storia d'Alessandro quando va a dormire con Rosana: |
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nella quale opera, oltre all'altre figure, vi fece un buon numero d'A- |
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mori, alcuni de' quali dislacciano ad Alessandro la corazza, altri gli |
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traggono gli stivali overo calzari, altri gli lievano l'elmo e la veste e le |
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rassettano, altri spargono fiori sopra il letto et altri fanno altri ufficii |
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così fatti; e vicino al camino fece un Vulcano, il quale fabbrica saette, |
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che allora fu tenuta assai buona e lodata opera. E se il Mattaccio, il |
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quale aveva di bonissimi tratti et era molto aiutato dalla natura, |
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avesse atteso in quella disdetta di fortuna, come averebbe fatto ogni |
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altro, agli studii, averebbe fatto grandissimo frutto. Ma egli ebbe |
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sempre l'animo alle baie e lavorò a capricci, di niuna cosa maggior- |
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mente curandosi che di vestire pomposamente, portando giuboni di |
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brocato, cappe tutte fregiate di tela d'oro, cuffioni ricchissimi, col- |
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lane, et altre simili bagatelle e cose da buffoni e cantanbanchi: delle |
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quali cose Agostino, al quale piaceva quell'umore, n'aveva il mag- |
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giore spasso del mondo. |
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Venuto poi a morte Giulio Secondo e creato Leon X, al quale |
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piacevano certe figure stratte e senza pensieri come era costui, n'ebbe |
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il Mattaccio la maggior allegrezza del mondo, e massimamente vo- |
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lendo male a Giulio, che gl'aveva fatto quella vergogna. Per |
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che messosi a lavorare per farsi cognoscere al nuovo Pontefice, fece |
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in un quadro una Lucrezia Romana ignuda che si dava con un pu- |
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gnale; e perché la fortuna ha cura de' matti et aiuta alcuna volta gli |
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spensierati, gli venne fatto un bellissimo corpo di femina et una te- |
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sta che spirava. La quale opera finita, per mezzo d'Agostin Chigii, |
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che aveva stretta servitù col Papa, la donò a Sua Santità, dalla quale |
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fu fatto cavaliere e rimunerato di così bella pittura. Onde Giovan Antonio, |