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dopo molte ciance, vedendo quel padre in còllora, rivestì tutte le fe- |
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mine ignude di quell'opera, che è delle migliore che vi siano. Sotto |
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le quali storie fece per ciascuna due tondi, et in ciascuno un frate, |
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per farvi il numero de' generali che aveva avuto quella Congregazio- |
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ne; e perché non aveva i ritratti naturali, fece il Mattaccio il più |
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delle teste a caso, et in alcune ritrasse de' frati vecchi che allora erano |
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in quel monasterio, tanto che venne a fare quella del detto fra' Do- |
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menico da Lecco, che era allora Generale, come s'è detto, et il quale |
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gli faceva fare quell'opera. Ma perché ad alcune di queste teste erano |
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stati cavati gl'occhi, altre erano state sfregiate, frate Antonio Benti- |
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vogli bolognese le fece tutte levar via per buone cagioni. Mentre |
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dunque che il Mattaccio faceva queste storie, essendo andato a ve- |
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stirsi lì monaco un gentiluomo milanese che aveva una cappa gialla |
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con fornimenti di cordoni neri, come si usava in quel tempo, vestito |
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che colui fu da monaco, il Generale donò la detta cappa al Mattaccio, |
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et egli con essa indosso si ritrasse dallo specchio in una di quelle storie |
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dove S. Benedetto, quasi ancor fanciullo, miracolosamente rac- |
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concia e reintegra il capisterio, overo vassoio, della sua balia ch'ella |
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avea rotto; et a piè del ritratto vi fece il corbo, una bertuccia et altri |
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suoi animali. Finita quest'opera, dipinse nel refettorio del |
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monasterio di Sant'Anna, luogo del medesimo Ordine e lontano a |
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Monte Oliveto cinque miglia, la storia de' cinque pani e due pesci, |
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et altre figure. La qual opera fornita, se ne tornò a Siena, dove alla |
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Postierla dipinse a fresco la facciata della casa di messer Agostino de' |
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Bardi sanese, nella quale erano alcune cose lodevoli: ma per lo più |
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sono state consumate dall'aria e dal tempo. |
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In quel mentre capitando a Siena Agostin Chigii, ricchissimo e |
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famoso mercatante sanese, gli venne conosciuto, e per le sue pazzie |
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e perché aveva nome di buon dipintore, Giovan'Antonio. Per che |
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menatolo seco a Roma, dove allora faceva papa Giulio II dipigner nel |
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palazzo di Vaticano le camere papali che già aveva fatto murare papa |
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Niccolò V, si adoperò di maniera col Papa che anco a lui fu dato da |
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lavorare. E perché Pietro Perugino, che dipigneva la volta d'una |
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camera che è allato a torre Borgia, lavorava, come vecchio che egli era, |
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adagio e non poteva, come era stato ordinato da prima, mettere mano |
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ad altro, fu data a dipignere a Giovan'Antonio un'altra camera che |
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è a canto a quella che dipigneva il Perugino. Messovi dunque mano, |
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fece l'ornamento di quella volta di cornici e fogliami e fregii, e dopo, |
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in alcuni tondi grandi, fece alcune storie in fresco assai ragionevoli. |
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Ma perciò che questo animale, attendendo alle sue bestiuole et alle |