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a chi meglio doveva tenere tal grado e con altro animo governare le |
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cose del mondo. Per che creato papa Clemente Settimo, pieno di |
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generosità, seguitando le vestigie di Leone e degl'altri antecessori |
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della sua illustrissima famiglia, si pensò che, avendo nel cardinalato |
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fatto belle memorie, dovesse nel papato avanzare tutti gl'altri di ri- |
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novamenti di fabbriche e adornamenti. Quella elezzione adunque |
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fu di refrigerio a molti virtuosi, et ai timidi et ingegnosi animi, |
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che si erano aviliti, grandissimo fiato e disideratissima vita; i quali |
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per ciò risurgendo, fecero poi quell'opere bellissime che al |
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presente veggiamo. E primieramente Antonio, per commessione di |
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Sua Santità messo in opera, sùbito rifece un cortile in palazzo dinanzi |
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alle logge che già furon dipinte con ordine di Raffaello; il quale cor- |
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tile fu di grandissimo comodo e bellezza, perché dove si andava |
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prima per certe vie storte e strette, allargandole Antonio e dando |
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loro miglior forma, le fece comode e belle. Ma questo luogo non |
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istà oggi in quel modo che lo fece Antonio, perché papa Giulio |
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Terzo ne levò le colonne che vi erano di granito per ornarne la sua |
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vigna, et alterò ogni cosa. Fece Antonio in Banchi la facciata della |
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Zecca vecchia di Roma con bellissima grazia in quello angolo girato |
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in tondo, che è tenuto cosa difficile e miracolosa; e in quell'opera |