Volume 5

Edizione Giuntina
    si deono fare simil'opere, uscendo d'un certo modo ordinario,
    che a suo giudizio ha più tosto dell'altare e cappella che di sepolcro.
    Questa, dico, che è molto ricca per ornamenti e di composizione so-
    da, e ha proprio del militare, ha per ornamento una Thetis e due pri-
5   gioni di mano di Alessandro Vittoria, che sono tenute buone figure,
    et una testa overo ritratto di naturale del detto signore col petto
    armato, stata fatta di marmo dal Danese da Carrara. Vi sono oltre ciò
    altri ornamenti assai di prigioni, di trofei e di spoglie mili-
    tari, et altri, de' quali non accade far menzione.
10   In Vinezia fece il modello del monasterio delle monache di San
    Biagio Catoldo, che fu molto lodato. Essendosi poi deliberato in Ve-
    rona di rifare il Lazaretto, stanza overo spedale che serve agl'amor-
    bati nel tempo di peste, essendo stato rovinato il vecchio con altri edi-
    fizii che erono nei sobborghi, ne fu fatto fare un disegno a Michele,
15   che riuscì oltre ogni credenza bellissimo, acciò fusse messo in opera
    in luogo vicino al fiume, lontano un pezzo, e fuori della spianata.
    Ma questo disegno veramente bellissimo e ottimamente in tutte le
    parti considerato, il quale è oggi appresso gl'eredi di Luigi Bru-
    gnuoli nipote di Michele, non fu da alcuni, per il loro poco giudizio
20   e meschinità d'animo, posto interamente in essecuzione, ma molto
    ristretto, ritirato e ridotto al meschino da coloro i quali spesero l'au-
    torità, che intorno a ciò avevano avuta dal publico, in storpiare quel-
    l'opera, essendo morti anzi tempo alcuni gentiluomini che erano da
    principio sopra ciò et avevano la grandezza dell'animo pari alla no-
25   biltà. Fu similmente opera di Michele il bellissimo palazzo che hanno
    in Verona i signori conti di Canossa, il quale fu fatto edificare da
    monsignor reverendissimo di Baius, che fu il conte Lodovico Ca-
    nossa, uomo tanto celebrato da tutti gli scrittori de' suoi tempi. Al
    medesimo monsignore edificò Michele un altro magnifico palazzo
30   nella villa di Grezano sul Veronese. Di ordine del medesimo fu ri-
    fatta la facciata de' conti Bevilacqua, e rassettate tutte le stanze del
    castello di detti signori, detto la Bevilacqua. Similmente fece in
    Verona la casa e facciata de' Lavezoli, che fu molto lodata. Et in
    Vinezia murò dai fondamenti il magnifico e ricchissimo palazzo de'
35   Cornari, vicino a San Polo; e rassettò un altro palazzo, pur di
    casa Cornara, che è a San Benedetto a l'Albore, per messer Gio-
    vanni Cornari, del quale era Michele amicissimo: e fu cagione che
    in questo dipignesse Giorgio Vasari nove quadri a olio per lo palco
    d'una magnifica camera, tutta di legnami intagliati e messi d'oro
40   riccamente. Rassettò medesimamente la casa de' Bragadini, riscontro
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