Volume 5

Edizione Giuntina
    da lui tirato innanzi, et oggi si séguita dal detto Bernardino suo ni-
    pote, che la va conducendo a fine.
    Essendosi monsignor Luigi Lippomani, vescovo di Verona, riso-
    luto di condurre a fine il campanile della sua chiesa, stato cominciato
5   cento anni inanzi, ne fece fare un disegno a Michele, il quale lo fece
    bellissimo, avendo considerazione a conservare il vecchio et alla spe-
    sa che il vescovo vi potea fare. Ma un certo messer Domenico Porzio
    romano, suo vicario, persona poco intendente del fabricare, ancorché
    per altro uomo da bene, lasciatosi imbarcare da uno che ne sapea po-
10   co, gli diede cura di tirare inanzi quella fabrica; onde colui muran-
    dola di pietre di monte non lavorate, e facendo nella grossezza delle
    mura le scale, le fece di maniera, che ogni persona anco mediocre-
    mente intendente d'architettura indovinò quello che poi successe,
    cioè che quella fabrica non istarebbe in piedi; e fra gl'altri il molto
15   reverendo fra' Marco de' Medici veronese, che oltre alli altri suoi
    studii più gravi, si è dilettato sempre, come ancor fa, della architet-
    tura, predisse quello che di cotal fabrica avverrebbe; ma gli fu ri-
    sposto: «Fra' Marco vale assai nella professione delle sue lettere di
    filosofia e teologia, essendo lettor publico; ma nell'architettura non
20   pesca in modo a fondo che se gli possa credere». Finalmente arri-
    vato quel campanile al piano delle campane, s'aperse in quattro parti
    di maniera, che dopo avere speso molte migliaia di scudi in farlo,
    bisognò dare trecento scudi a smuratori che lo gettassono a terra,
    acciò cadendo da per sé, come in pochi giorni arebbe fatto, non ro-
25   vinasse all'intorno ogni cosa. E così sta bene che avvenga a chi, la-
    sciando i maestri buoni et eccellenti, s'impaccia con ciabattoni. Es-
    sendo poi il detto monsignor Luigi stato eletto vescovo di Bergamo,
    et in suo luogo vescovo di Verona monsignor Agostino Lippomano,
    questi fece rifare a Michele il modello del detto campanile e co-
30   minciarlo; e dopo lui, secondo il medesimo, ha fatto seguitare quel-
    l'opera, che oggi camina assai lentamente, monsignor Girolamo Tri-
    visani, frate di San Domenico, il quale nel vescovado sucedette al-
    l'ultimo Lippomano. Il quale modello è bellissimo, e le scale vengono
    in modo accomodate dentro che la fabrica resta stabile e gagliardis-
35   sima. Fece Michele ai signori conti della Torre veronesi una bellis-
    sima cappella a uso di tempio tondo, con l'altare in mezzo, nella lor
    villa di Fumane. E nella chiesa del Santo in Padoa fu con suo ordine
    fabricata una sepoltura bellissima per messer Alessandro Contarini,
    procuratore di San Marco e stato proveditore dell'armata viniziana;
40   nella quale sepoltura pare che Michele volesse mostrare in che maniera
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