Volume 5

Edizione Giuntina
    bella in Italia, avendo fatto Michele girare tutta l'opera tonda in tal
    modo, che tre altari che vi sono dentro con i loro frontespizii e cor-
    nici, e similmente il vano della porta, tutti girano a tondo perfetto,
    quasi a somiglianza degl'usci che Filippo Brunelleschi fece nelle cap-
5   pelle del tempio degl'Angeli in Firenze: il che è cosa molto difficile
    a fare. Vi fece poi Michele dentro un ballatoio sopra il primo ordine,
    che gira tutta la cappella, dove si veggiono bellissimi intagli di colon-
    ne, capitelli, fogliami, grottesche, pilastrelli et altri lavori intagliati
    con incredibile diligenza. La porta di questa cappella fece di fuori
10   quadra, corintia, bellissima, e simile ad una antica che egli vide in un
    luogo, secondo che egli diceva, di Roma. Ben è vero che, essendo
    quest'opera stata lasciata imperfetta da Michele, non so per qual
    cagione, ella fu o per avarizia o per poco giudizio fatta finire a certi
    altri che la guastarono, con infinito dispiacere di esso Michele, che
15   vivendo se la vide storpiare in su gl'occhi senza potervi riparare: onde
    alcuna volta si doleva con gl'amici solo per questo, di non avere mi-
    gliaia di ducati per comperarla dall'avarizia d'una donna che, per
    spendere men che poteva, vilmente la guastava.
    Fu opera di Michele il disegno del tempio ritondo della Madonna
20   di Campagna vicino a Verona, che fu bellissimo, ancorché la mi-
    seria, debolezza e pochissimo giudizio dei deputati sopra quella fa-
    brica l'abbiano poi in molti luoghi storpiata: e peggio averebbono
    fatto, se non avesse avutone cura Bernardino Brugnuoli, parente di
    Michele, e fattone un compiuto modello, col quale va oggi inanzi la
25   fabrica di questo tempio e molte altre. Ai frati di Santa Maria in Or-
    gana, anzi monaci di Monte Oliveto in Verona, fece un disegno, che
    fu bellissimo, della facciata della loro chiesa di ordine corintio; la
    quale facciata essendo stata tirata un pezzo in alto da Paulo San
    Michele, si rimase, non ha molto, a quel modo, per molte spese che
30   furono fatte da que' monaci in altre cose, ma molto più per la morte
    di don Cipriano veronese, uomo di santa vita e di molta autorità in
    quella Religione, della quale fu due volte generale, il quale l'aveva
    cominciata. Fece anco il medesimo in San Giorgio di Verona, con-
    vento de' preti regolari di San Giorgio in Alega, murare la cupola di
35   quella chiesa, che fu opera bellissima e riuscì contra l'openione di
    molti, i quali non pensarono che mai quella fabrica dovesse
    reggersi in piedi per la debolezza delle spalle che avea; le quali poi
    furono in guisa da Michele fortificate, che non si ha più di che temere.
    Nel medesimo convento fece il disegno e fondò un bellissimo cam-
40   panile di pietre lavorate, parte vive e parte di tufo, che fu assai bene
- pagina 368 -
pagina precedentepagina successiva