Volume 5

Edizione Giuntina
    persone perite in quell'acque a fare le cavazioni et a fare che con
    trombe et altri instrumenti si tenessero cavate l'acque, che si vede-
    vano sempre di sotto risorgere per essere il luogo in mare. Una mat-
    tina poi, per fare ogni sforzo di dar principio al fondare, avendo
5   quanti uomini a ciò atti si potettono avere e tutti i facchini di Vinezia,
    e presenti molti de' signori, in un sùbito con prestezza e sollecitudine
    incredibile si vinsero per un poco l'acque di maniera, che in un tratto
    si gettarono le prime pietre de' fondamenti sopra le palificcate fatte:
    le quali pietre, essendo grandissime, pigliarono gran spazio e fecero
10   ottimo fondamento; e così continuandosi senza perder tempo a te-
    nere l'acque cavate, si fecero quasi in un punto que' fondamenti
    contra l'openione di molti, che avevano quella per opera del tutto
    impossibile. I quali fondamenti fatti, poi che furono lasciati riposare
    abastanza, edificò Michele sopra quelli una terribile fortezza e mara-
15   vigliosa, murandola tutta di fuori alla rustica con grandissime pietre
    d'Istria, che sono d'estrema durezza e reggono ai venti, al gelo et a
    tutti i cattivi tempi; onde la detta fortezza, oltre all'essere maravi-
    gliosa rispetto al sito nel quale è edificata, è anco per bellezza di
    muraglia, e per la incredibile spesa, delle più stupende che oggi
20   siano in Europa, e rappresenta la maestà e grandezza delle più famose
    fabriche fatte dalla grandezza de' Romani. Imperò che, oltre all'altre
    cose, ella pare tutta fatta d'un sasso e che, intagliatosi un monte di
    pietra viva, se gli sia data quella forma, cotanto sono grandi i massi
    di che è murata e tanto bene uniti e commessi insieme, per non dire
25   nulla degl'altri ornamenti né dell'altre cose che vi sono, essendo che
    non mai se ne potrebbe dir tanto che bastasse. Dentro poi vi fece
    Michele una piazza con partimenti di pilastri et archi d'ordine rusti-
    co, che sarebbe riuscita cosa rarissima, se non fusse rimasa imperfetta.
    Essendo questa grandissima machina condotta al termine che si è
30   detto, alcuni maligni et invidiosi dissero alla Signoria che, ancorché
    ella fusse bellissima e fatta con tutte le considerazioni, ella sarebbe
    nondimeno in ogni bisogno inutile e forse anco dannosa, perciò che
    nello scaricare dell'artiglieria, per la gran quantità e di quella
    grossezza che il luogo richiedeva, non poteva quasi essere che non
35   s'aprisse tutta e rovinasse. Onde parendo alla prudenza di que' si-
    gnori che fusse ben fatto di ciò chiarirsi, come di cosa che molto
    importava, fecero condurvi grandissima quantità d'artiglieria e delle
    più smisurate che fussero nell'Arsenale, et empiute tutte le canoniere
    di sotto e di sopra e caricatole anco più che l'ordinario, furono scari-
40   cate tutte in un tempo; onde fu tanto il rumore, il tuono et il terremuoto
- pagina 364 -
pagina precedentepagina successiva