Volume 5

Edizione Giuntina
    attendeva in Pesaro alla fabrica di S. Giovanni Battista: là dove il
    padre, veduti i disegni di Bartolomeo, gli parve che si portasse molto
    meglio nell'architettura che nella pittura, che vi avesse molto buona
    inclinazione, per che trattenendolo appresso di sé alcuni mesi, gl'in-
5   segnò i modi della prospettiva, e dopo lo mandò a Roma, acciò che
    là vedesse le mirabili fabriche che vi sono antiche e moderne: delle
    quali tutte, in quattro anni che vi stette, prese le misure e vi fece
    grandissimo frutto.
    Nel tornarsene poi a Urbino, passando per Firenze per vedere
10   Francesco San Marino suo cognato, il quale stava per ingegnero
    col signor duca Cosimo, il signor Stefano Colonna da Palest[r]ina, al-
    lora generale di quel signore, cercò, avendo inteso il suo valore, di
    tenerlo appresso di sé con buona provisione; ma egli, che era molto
    ubligato al duca d'Urbino, non volle mettersi con altri, ma tornato a
15   Urbino, fu da quel Duca ricevuto al suo servizio e poi sempre avuto
    molto caro. Né molto dopo, avendo quel Duca presa per donna la
    signora Vettoria Farnese, Bartolomeo ebbe carico dal Duca di fare
    gl'apparati di quelle nozze, i quali egli fece veramente magnifici et
    onorati. E fra l'altre cose fece un arco trionfale nel borgo di Valbuo-
20   na, tanto bello e ben fatto che non si può vedere né il più bello né
    il maggiore; onde fu conosciuto quanto nelle cose d'architettura
    avesse acquistato in Roma. Dovendo poi il Duca, come generale
    della signoria di Vinezia, andare in Lombardia a rivedere le fortezze
    di quel dominio, menò seco Bartolomeo, del quale si servì molto in
25   fare siti e disegni di fortezze, e particolarmente in Verona alla Porta
    S. Felice.
    Ora, mentre che era in Lombardia, passando per quella provincia il
    re di Boemia che tornava di Spagna al suo regno, et essendo dal Duca
    onorevolmente ricevuto in Verona, vide quelle fortezze: e perché gli
30   piacquero, avuta cognizione di Bartolomeo, lo volle condurre al suo
    regno per servirsene con buona provisione in fortificare le sue terre;
    ma non volendogli dare il Duca licenza, la cosa non ebbe altrimenti
    effetto. Tornati poi a Urbino, non passò molto che Girolamo suo
    padre venne a morte; onde Bartolomeo fu dal Duca messo in luogo
35   del padre sopra tutte le fabriche dello Stato e mandato a Pesero, do-
    ve seguitò la fabrica di S. Giovanni Battista col modello di Girolamo.
    Et in quel mentre fece nella corte di Pesero un apartamento di stanze
    sopra la strada de' Mercanti, dove ora abita il Duca, molto bello, con
    bellissimi ornamenti di porte, di scale e di camini, delle qual cose fu
40   ecc[ellente] architetto. Il che avendo veduto il Duca, volle che anco
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